“A Fedez facce Tarzan”, dopo Berlusconi e Grillo eccone un altro

ROMA – Penso all’uscita di Fedez e mi torna in mente il film di Alberto Sordi che si lanciava nella marana coi followers di allora che gridavano “AmericĂ  facce Tarzan”. Mi incammino su un campo minato, lo so. PerchĂ© la rete funziona così, lo so. E perchĂ© gli idoli della rete quando li ‘tocchi’ rischi, anche grosso. Ma quando i miei figli mi hanno detto: ‘PapĂ  ma hai sentito Fedez…’ beh allora è scattata la molla ‘questo è troppo’.

Ed eccomi a parlare del discorso che l’influencer, marito di cotanta altra bellissima super influencer, ha rivolto alla nazione dal palco del Primo Maggio, organizzato con la Rai per allietare con la musica la festa dei lavoratori ed anche quelli che soffrono perchĂ© lo hanno perso o lo stanno cercando. Va bene, Fedez ha parlato anche della sofferenza dei lavoratori dello spettacolo, che la pandemia ha messo in ginocchio chiudendo tutto e che ancora non sanno bene che cosĂ  sarĂ  di loro. Bene, bravo, bis. Poi si è arrivati al tema scottante, la legge Zan, sinteticamente definita contro l’omotransfobia ma che tecnicamente recita: “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identitĂ  di genere e sulla disabilitĂ ” (inserita all’ultimo).

“Fedez ha avuto coraggio, usando la Rai ha lanciato un messaggio contro la Lega di Matteo Salvini”, hanno detto in molti. PerchĂ© Fedez si è messo a citare alcune dichiarazioni di leghisti contro gli omosessuali, accusando poi il centrodestra di bloccare le nuove norme. Ecco, a proposito del coraggio, in genere si ha coraggio quando si vince la paura, quando si rischia di fronte a un pericolo imminente, grave. In questo caso perchĂ© coraggio? Fedez ha detto la sua, nessuno lo ha minacciato. A ma c’è stato il tentativo di censura da parte dei dirigenti Rai… Mi vien da ridere. Quelli pensavano al proprio posto, avevano giĂ  capito il casino che si sarebbe creato. E poi Fedez stava giĂ  registrando, perchĂ© sapeva che quelle frasi smozzicate erano la prova del tentativo di mettergli il bavaglio.

Non posso dilungarmi troppo, torniamo al punto, il mestiere di Fedez. Vive sulla rete, vive in rete, si nutre e guadagna dalla rete. E sulla rete i soldi si fanno se c’è un pubblico numeroso, crescente, che si appassiona, ti segue e così ti permette di fare marketing, pubblicitĂ  in italiano. E Fedez è comunque un prodotto che ha bisogno di un pubblico, e la sua faccia si accompagna a prodotti da vendere, ultimo i suoi smalti anche per uomini che, guarda caso, ben si sposano con la battaglia per superare antiche convenzioni riguardo al genere sessuale.

Quindi non regge l’alibi che Fedez ha parlato gratis, perchĂ© Fedez aveva bisogno solo di mantenere alto il nome e scatenare i suoi followers. Obiettivo raggiunto, anche grazie a chi si è messo a polemizzare non capendo che così si scatenavano altre tifoserie. Siamo un Paese strano, per questo bisogna fare attenzione. PerchĂ© abbiamo avuto un imprenditore televisivo che ha inventato un partito e ha conquistato il Governo del Paese; perchĂ© abbiamo avuto un comico, che si è inventato un Movimento che ha conquistato il Governo del Paese. Ecco, se c’è qualcosa di vero nel detto “Non c’è due senza tre’, una qualche domanda me la farei.

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