Più attenzione ai professionisti

Il parere negativo Mef sull’emendamento al DI Sostegni che prevedeva il differimento dei termini delle scadenze per i professionisti colpiti dal Covid-19, ha riacceso il dibattito tra le diverse forze politiche di maggioranza e opposizione che, proprio su questo punto, sembrava avessero trovato un accordo unanime. La mancanza di coperture economiche adeguate per garantire questa misura è stata al centro del dibattito svolto nel corso del webinar «Semplificazione, l’isola che non c’è» organizzato dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, che ha visto come protagonisti Gilberto Píchetto Fratin (Fi), viceministro allo Sviluppo economico, Andrea De Bertoldi (Fdi), segretario della Commissione Finanze del Senato e primo firmatario del disegno di legge sugli infortuni e la malattia per i professionisti, il deputato Umberto Buratti (Pd) e il senatore Stanislao Piazza (Movimento 5 stelle). Mentre De Bertoldi contesta il diniego basa to sui numeri, ritenendo che un fondo di cinque milioni di euro sarebbe più che sufficiente per portare a casa il risultato, i tecnici della Ragioneria dello Stato prevedono la necessaria disponibilità di una somma 4 o 5 volte superiore. Su questa distanza di valutazioni si gioca l’intera partita di una misura che, finalmente, andrebbe a comare un vulnus storico per la tutela dei professionisti che, allo stato attuale, non possono consentirsi la malattia o il semplice infortunio. Oltre al danno fisico sarebbero costretti a pagarne anche le conseguenti sanzioni per il mancato rispetto delle scadenze. Nel corso del webinar della Cnpr si è fatto anche il punto sulle semplificazioni. Secondo Paolo Longoni (consigliere d’amministrazione della Cnpr): «In Italia è necessario semplificare tutte le procedure, riducendo i vincoli legati a percorsi burocratici, attuando il massimo decentramento possibile nelle decisioni e liberando dai timori i dirigenti della Pubblica amministrazione. Occorre inoltre intervenire in materia di crisi delle grandi imprese con strumenti più moderni rispetto a quelli delle procedure dell’amministrazione straordinaria e dell’amministrazione giudiziaria speciale. Due procedure spesso deludenti con risultati scarsi e a lunghissimo termine». Sul tema della semplificazione ha parlato anche Angela Perrone (commercialista e revisore legale dell’Odcec Roma): «Con il Parlamento che entro il 31 luglio si esprimerà sulla legge delega per la riforma dell’Irpef possiamo dichiarare ufficialmente aperto il ‘cantiere delle riforme’. Poi si dovrà passare ad affrontare il tema più ampio dell’intera materia fiscale e già si notano i distinguo tra il premier Draghi e altri esponenti del governo. La disputa tra modello danese, modello tedesco e atre ipotesi è tuttora accesa».

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