“It is not the most difficult moment, but it is the most challenging”, says Vice President of Avsi Brasil

by Bianca Oliveira

SAO PAULO – In Brazil since 2007, Avsi has been working to improve the living conditions of people in situations of vulnerability or humanitarian emergency. In recent years, the Ngo has seen a major change in the country’s social context with the explosion of the Venezuelan immigrant crisis and the arrival of the Covid-19 pandemic.

“I wouldn’t say it’s the most difficult moment, but it’s the most challenging, because the scenario is changing and this doesn’t happen uniformly due to the country’s structural and territorial characteristics. We work with continuous innovation and we need to be more attentive to the reality we encounter”, explains the vice president of Avsi Brasil, Jacopo Sabatiello in an interview with the Dire news agency.

In this new scenario, the Ngo began to work more with emergency and assistance actions, such as distribution of basic baskets, hygiene material and individual protection. Sabatiello highlights an important initiative with the Brazilian Fraternity for the Assistance of convicts – Fbac, which is an association that manages small prisons without the aid of weapons and police.

“We implemented 23 production cutting and sewing units, with funding from the European Union, promoting a campaign called “Humanize the sentence, valuing life”, which aimed to sensitize the population about the problem of degrading treatment in Brazilian prisons and Latin America. In contrast, the inmates produced masks that were distributed free of charge to the vulnerable population.” The project was a finalist of the Social Entrepreneur of the Year award, promoted by the newspaper Folha de São Paulo, in the mitigation category of Covid-19.

The partnership with other institutions to deal with the crisis is a major factor for Avsi, according to Sabatiello, including internationally. “Any organizations around the world are living a period and a reality they have never faced. So it’s a moment of mutual learning, we’re building innovative solutions together so that everyone can put their skills, skills and resources at the service of others”.

SABATIELLO (AVSI): “LA PANDEMIA È IL TEMPO DELLE SFIDE”

di Bianca Oliveira

SAN PAOLO DEL BRASILE – In Brasile dal 2007, l’ong Avsi è nata per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita delle persone che vivono in situazioni di vulnerabilità o emergenza umanitaria. Negli ultimi anni, l’organizzazione ha assistito a un grande cambiamento nel contesto sociale del Paese sudamericano, con la crisi dei migranti venezuelani e con l’arrivo della pandemia di Covid-19.In un’intervista con l’agenzia Dire, il vicepresidente di Avsi Brasile, Jacopo Sebatiello, sottolinea che il momento attuale non è forse “il più difficile” quanto “quello più pieno di sfide, perchè lo scenario sta cambiando e questo processo non avviene in modo uniforme a causa delle caratteristiche strutturali e territoriali del Paese”. Secondo il responsabile, gli operatori della ong “lavorano innovando di continuo e hanno bisogno di stare attenti alla realtà nella quale operano”.In questo nuovo scenario, Avsi sta lavorando di più su azioni di natura emergenziale, come la distribuzione di ceste di beni primari, di materiale per l’igiene personale e di dispositivi di protezione individuale. Sabatiello evidenzia l’importanza di un’iniziativa con la Fraternidade Brasileira de Assistência aos Condenados (Fbac), un’associazione che si occupa di gestire piccoli penitenziari senza l’utilizzo di armi e polizia.”Abbiamo creato 23 unità produttive di sartoria con un finanziamento dell’Unione Europea, promuovendo una campagna denominata ‘Humanizar a pena, valorizar a vida’, che aveva come obiettivo quello di sensibilizzare la popolazione sulla problematica del trattamento degradante dei detenuti nelle carceri brasiliane e di tutto il Sudamerica” spiega il responsabile. “In cambio, i reclusi hanno prodotto mascherine che sono state distribuite gratis alla popolazione vulnerabile”. Il progetto è stato finalista del premio Empreendedor Social do Ano, promosso dal quotidiano Folha de São Paulo, nella categoria dedicata alle attività di mitigazione della pandemia di Covid-19.Secondo Sabatiello, la partnership con altre istituzioni anche a livello internazionale per far fronte alla crisi sanitaria è un altro fattore che merita di essere sottolineato.”Qualsiasi organizzazione, in tutto il mondo, sta vivendo una periodo e una realtà con le quali non aveva mai fatto i conti prima” dice il responsabile dell’ong. “E’ quindi un momento di apprendimento reciproco nel quale stiamo costruendo insieme soluzioni innovative, in modo tale che ognuno posso mettere le sue capacità, competenze e risorse a servizio del prossimo”.

AVSI BRASIL E UNICEF SE UNEM PARA PROMOVER RETORNO SEGURO ÀS ESCOLAS

por Bianca Oliveira

SAO PAULO – No Brasil desde 2007, a Avsi constituiu-se para contribuir na melhoria das condições de vida de pessoas que vivem em situações de vulnerabilidade ou emergência humanitária. Nos últimos anos, a ONG assistiu uma grande mudança no contexto social do país com a explosão da crise de imigrantes venezuelanos e a chegada da pandemia da Covid-19.

“Não diria que é o momento mais difícil, mas é o mais desafiador, porque o cenário está mudando e isso não acontece de forma uniforme pelas características estruturais  e territoriais do país. Trabalhamos com inovação contínua e precisamos estar mais atentos à realidade que a gente encontra”, explica o vice-presidente da Avsi Brasil, Jacopo Sabatiello em entrevista à agência de notícias Dire.

Nesse novo cenário, a Ong passou a trabalhar mais com ações emergenciais e assistenciais, como distribuição de cestas básicas, material de higiene e proteção individual. Sabatiello destaca uma iniciativa importante junto à Fraternidade Brasileira de Assistência aos Condenados – Fbac, que é uma associação que gere pequenos presídios sem o auxílio de armas e policiais.

“Nós implantamos 23 unidades produtivas de corte e costura, com financiamento da União Europeia, promovendo uma campanha chamada “Humanizar a pena, valorizar a vida”, que tinha como objetivo sensibilizar a população sobre a problemática do tratamento degradante nas prisões brasileiras e na América Latina. Em contrapartida, os presidiários produziam máscaras que eram distribuídas gratuitamente para a população vulnerável”. O projeto foi  finalista do prêmio Empreendedor Social do Ano, promovido pelo jornal Folha de São Paulo, na categoria mitigação da Covid-19.

A parceria com outras instituições para o enfrentamento da crise é um fator de destaque para a Avsi, segundo Sabatiello, inclusive em âmbito internacional. “Quaisquer organizações no mundo inteiro estão vivendo um período e uma realidade que nunca enfrentaram. Portanto, é um momento de aprendizagem recíproco, estamos construindo soluções inovadoras em conjunto, de modo que cada um possa colocar suas capacidades, competências e recursos a serviço do próximo”. 
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Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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