Sileri: “Restrizioni per under 60 valgono anche per Johnson & Johnson, non solo per Astrazeneca”

ROMA –  Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’imprenditore e gli altri”, condotta dal fondatore dell’UniCusano Stefano Bandecchi su Cusano Italia Tv (ch. 264 dtt). Sul caso Astrazeneca ha dichiarato: “I vaccini a vettore virale, soprattutto Astrazeneca, nelle fasce d’etĂ  piĂą giovani hanno mostrato dei limiti che sono legati ad una complicanza che, sebbene rarissima, esiste soprattutto nei soggetti piĂą giovani di sesso femminile- ha affermato Sileri- Una complicanza che, pur rimanendo molto rara, è venuta crescendo quando si è utilizzato nelle persone piĂą giovani, può accadere anche con la seconda dose nonostante il rischio sia ancora piĂą basso, circa un caso su 600mila. Se tu hai altri vaccini disponibili che non hanno questa complicanza e la circolazione del virus è molto piĂą bassa, cerchi di fare delle restrizioni, che valgono per Astrazeneca e anche per J&J. Leggendo bene il parere del Cts, io se fossi uno dei medici vaccinatori, avendo a disposizione altri vaccini, non farei nĂ© Astrazeneca nĂ© J&J ai piĂą giovani. Abbiamo un numero di dosi di Pfizer e Moderna tale da riuscire a coprire tutta la popolazione”.

SUL MIX DI VACCINI

“Non esistono dei trial clinici con numerositĂ  ampia di persone che hanno fatto lo switch, ne esistono diversi, non c’è stato alcun problema, solo il trial nel Regno Unito ha mostrato alcune complicanze lievi, come dolore nel sito di inoculo o febbre, ma è molto molto sicuro e i dati mostrano che vi è una risposta immunitaria anche maggiore. Alcuni Paesi lo stanno giĂ  facendo, ma sarebbe accaduto comunque tra qualche mese perchĂ© è verosimile che dovremo fare una terza dose, che andrĂ  a coprire le varianti peggiori che nel frattempo si sono sviluppate, la tempistica la scopriremo in itinere. L’ipotesi è che ogni anno dovremo fare un richiamo, ma ancora non lo sappiamo con certezza”.

SULLA VARIANTE INDIANA

“Ha una contagiositĂ  maggiore rispetto a quella inglese, ma la stragrande maggioranza di coloro che nel Regno Unito sono stati ricoverati a causa della variante indiana non aveva fatto il vaccino. Molti avevano fatto una sola dose. Una parte minoritaria aveva completato il ciclo vaccinale. Il fatto che uno possa prendersi il virus pur avendo completato il ciclo vaccinale è una possibilitĂ , perchĂ© non tutti rispondiamo alla stessa maniera, e poi bisogna vedere quando questi pazienti avevano fatto la seconda dose. Questa situazione ci insegna che dobbiamo correre e continuare a fare i richiami e concludere la campagna vaccinale”.

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