Sileri: “Il vaccino salva la vita, politica non confonda le persone o riluttanza giusta”

ROMA – “Quanti di noi qui pensano che il vaccino salvi la vita? Questa è la discussione fondamentale. Se non siamo d’accordo noi qui dentro su questo tema allora questo rende persone confuse. La politica non può discutere su una cosa che è scienza pura, il vaccino salva la vita, punto”. Quindi “discutiamo su tutto il resto, sull’obbligo, ma non sul fatto che il vaccino salvi o non salvi la vita”. Altrimenti, certi atteggiamenti della politica “porteranno a una riluttanza giustificata” perché “se per primi noi non chiariamo qui che il vaccino salva la vita, punto, le persone fuori qui si perdono, ed è comprensibile si perdano”. Così Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, in Aula al Senato nel corso della discussione generale sulla conversione del dl Covid-Green pass.

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“Sul vaccino ho sentito idiozie”, con “numeri confusi in maniera impropria”, dice Sileri, come l’affermazione per cui “ci sono più positivi fra vaccinati che tra i non vaccinati, ma è ovvio se solo 11 milioni sono i non vaccinati e 50 milioni i vaccinati”. Ancora, “che i vaccinati prendono il virus e lo trasmettono è una falsità e una bugia, solo alcuni lo fanno, non la totalità”, ed è “come dire che chiunque guida macchina fa incidente, è una stupidaggine”.

E allora, dice il sottosegretario alla Salute, “chi sta fuori da quest’aula non deve essere fuorviato da cose dette in quest’Aula che sono false”, infatti “i numeri possono essere presentati, ma è come vengono presentati che fa differenza”.

“Le teorie stravaganti no vax non possono usare l’eccezione e non la le regola regola e chi è vaccinato ha meno possibilità di prendere il virus, meno possibilità di trasmetterlo, e non serve una laurea in medicina per capire che se hai qualche sintomo e durano di meno contagerai di meno”, prosegue Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute.

“In Gran Bretagna se ci sono 60mila contagiati e 85-90 decessi e a gennaio 60mila contagi mille morti, salvo non sia stata la divina provvidenza è stato il vaccino”, aggiunge. Infine, “se confondiamo vaccino con cura allora non ci siamo”, conclude, e “non confondiamo cure con terapia, noi le abbiamo e le usiamo, ma abbiamo qualcosa di molto più efficace che è la vaccinazione”.

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