ROMA – “Io resto a El Salvador” hanno gridato circa 2.000 salvadoregni, per lo più giovani, mentre marciavano lungo la frontiera con il Guatemala per chiedere al governo di aiutarli a non lasciare il Paese. Radunati a Las Chinamas, a 100 chilometri da San Salvador, ragazzi provenienti da diverse zone del Paese hanno camminato lungo il confine per testimoniare la loro voglia di non migrare.
I GIOVANI DELLA CAROVANA AL CONTRARIO: “SOSTENIAMO L’INTEGRAZIONE”
La marcia è stata battezzata “carovana al contrario”, in contrapposizione alle masse di migranti centroamericani, originari del Guatemala, Honduras ed El Salvador, che cercano di raggiungere gli Stati Uniti.Con lo slogan “sosteniamo l’integrazione”, i tanti giovani riuniti hanno chiesto al governo di Nayib Bukele e alle aziende locali di ricevere opportunità e non essere costretti a emigrare. Stando ai dati delle ong, ogni giorno, tra i 200 e i 300 salvadoregni lasciano il loro Paese, senza documenti, per gli Stati Uniti.
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