I varchi dei porti bloccati dalla protesta contro il Green Pass

TRIESTE – Non tanto i portuali, quanto il popolo dei no-green pass ha bloccato da questa mattina gli accessi al porto di Trieste. Le casacche fluo ci sono, operatori dello scalo arrivati in gruppetti già dalle prime ore della giornata, ma accanto a loro sono presenti in gran numero insegnanti, sanitari, studenti, commercianti, tassisti e altre categorie che già nei giorni scorsi avevano sfilato in corteo nelle vie cittadine. Per ora, chi deve recarsi all’interno del porto per andare a lavoro, viene lasciato transitare, anche se deve farsi largo tra la folla che sta aumentando di ora in ora. Alcuni tir però, scesi dalla grande viabilità distante solo a pochi metri, hanno fatto marcia indietro. Tra i manifestanti striscioni, cartelli e slogan, contro “le terapie domiciliari negate”, si legge, e ancora “cittadini liberi e non sudditi” e semplicemente “no al green pass”. Le proteste si concentrano in particolare al varco del molo VII, completamente invaso dalla mobilitazione, e sono destinate a continuare per tutta la giornata. 

A GENOVA PROTESTE IN PORTO, STOP INGRESSI VARCO ETIOPIA

Sono tre i principali fronti di protesta contro l’introduzione dell’obbligo di green pass nel mondo del lavoro che si sono aperti stamattina a Genova. I primi due, all’alba, sono scattati davanti ai varchi portuali del Psa a Pra’ e di ponte Etiopia a Sampierdarena: presidi pacifici, che al momento non comportano il blocco delle banchine, ma solo deviazioni al traffico in entrata per quanto riguarda il porto vecchio. La protesta dei lavoratori portuali ha l’appoggio dell’Usb che, tuttavia, per ragioni sindacali, non ha potuto proclamare lo sciopero per oggi, rimandandolo al 25 e 26 ottobre.

Per prendere inequivocabilmente distanza dai fatti di Roma, davanti al varco Etiopia è stato srotolato lo striscione: “No green pass, no fascisti”. Ieri, inoltre, 68 lavoratori del Psa hanno inviato una diffida all’azienda contro l’applicazione della normativa nazionale sul green pass. Il terzo fronte di protesta è quello del centro cittadino, con un centinaio di attivisti di “Libera Piazza Genova” che, dalle 8.30, si sta concentrando sotto la Prefettura. Numeri al momento molto più contenuti rispetto alle partecipate proteste dei giorni scorsi. L’idea dei manifestanti sarebbe quella di spostarsi dalla Prefettura per andare a “dare supporto a ogni gruppo in mobilitazione”, ma per ora aspettano di rinfoltire i ranghi. Alle 10.30 previsto anche un presidio Ugl davanti alla sede Amt di via Bobbio.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Ucraina, Kiev chiede ‘istruttori’ Nato. Usa dicono no

(Adnkronos) - I paesi membri della Nato si avvicinano all'invio di truppe in Ucraina. L'obiettivo dell'Alleanza è mandare istruttori per addestrare le forze armate di Kiev impegnate da oltre 2 anni nella guerra contro la Russia. E' lo scenario che prospetta il New York Times, evidenziando che la decisione che potrebbe avvicinare Stati Uniti e

Confronto tv Schlein-Meloni salta. Si muovono Sky e La7: le proposte ai leader

(Adnkronos) - Salta il confronto tv tra Giorgia Meloni e Elly Schlein a Porta a Porta. Il duello tra la presidente del Consiglio e la segretaria del Pd, in vista delle elezioni europee dell'8 e 9 giugno 2024, non può andare in onda sulla Rai.   L'AgCom aveva chiesto l'ok della maggioranza delle liste che partecipano

Turismo, in primo trimestre 2024 Dubai ha accolto 5,18 milioni di visitatori

(Adnkronos) - Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Dubai’s Department of Economy and Tourism (Det) alla 31ma edizione del Arabian Travel Market (Atm), Dubai ha accolto 5,18 milioni di visitatori internazionali durante il periodo gennaio-marzo 2024, registrando un aumento dell'11% rispetto ai 4,67 milioni di turisti dello stesso periodo nel 2023. Dopo un 2023 colmo