Per le imprese in arrivo 6 mld

Nuovi fondi in arrivo per le imprese su infrastrutture e internazionalizzazione. A tracciare gli impegni del governo pari a 6 mid nelle prossime settimane è Maria Stella Gelmini, ministro per gli affari regionali intervenuta ieri al V forum nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili “La novità della legge di bilancio per professionisti e imprese» organizzato aaItaliaOggi e dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, «Nei prossimi Cdm», ha anticipato Maria Stella Gelmini, «programmeremo l’impegno di 2 mid per le infrastrutture e 4 mid per gli investimenti privati per sostenere le imprese, oltre alla previsione di un fondo per l’internazionalizzazione e di un fondo extra per l’export. Sul fronte del Pnrr», ha continuato il ministro, «siamo in fase di attuazione avanzata con molti bandi già operativi. Stiamo lavorando sulla seconda tranche dei fondi per dare continuità al buon lavoro svolto finora perché dobbiamo continuare a correre». Sullo stato dei lavori del Pnrr si è soffermata Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria al ministero economia e finanze: «L’attuazione del Piano è monitorata attentamente. Per il primo semestre, oggetto di verifica da parte della Commissione europea, abbiamo raggiunto 49 traguardi e 2 obiettivi e attendiamo l’ok dell’Europa per sbloccare altri 24 miliardi di euro che si sommano ai 24 già ricevuti. Le amministrazioni hanno già emanato 68 procedure di bandi per quasi 18 mid su transizione ecologica, transizione digitale, asili nido. Bisogna ora mettere a punto i bandi chiusi con modifiche legate alle variazioni dei costi delle materie prime. Per dare piena attuazione al Pnrr ci si è impegnati al rafforzamento delle capacità tecniche della PA con importanti accordi quadro con le partecipate dello Stato, come Cassa depositi e prestiti, per fornire assistenza tecnica su progettazione, controllo e monitoraggio. Ma la sfida più importante», ha rimarcato Guerra, è senza dubbio quella che prossimamente prevede 66 mid per i progetti su rigenerazione urbana e gestione rifiuti che coinvolgeranno i comuni.vRestando all’oggi, il ministro del turismo Massimo Garavaglia ha osservato che per uscire definitivamente dalla crisi i sostegni alle imprese sono necessari. «Ma serve un lavoro in prospettiva per dare il via libera alla ripartenza. Nell’ultima legge di bilancio sono stati previsti 850 milioni di euro per il turismo. Sono una goccia nel mare per un settore che ha pagato a caro prezzo la pandemia. L’unico sostegno vero per gli operatori è quello di metterli in condizione di fatturare e ci sono ancora realtà in grande sofferenza come agenzie viaggi e tour operator e abbiamo il dovere di garantire i sostegni e aprire nuovi scenari per la ripartenza. La legge di bilancio che abbiamo approva to è neutra», ha aggiunto Garavaglia, «Non ci sono ostacoli alla ripresa ma bisognerà capire come finisce la partita della riforma del fisco. Io credo che la direzione deve essere quella di premiare chi produce. C’è stato un grande rimbalzo economico dopo la pandemia. Un dato positivo che deve essere consolidato per diventare la base per una crescita strutturale».Sulle novità della legge di bilancio si è espresso Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia e presidente dell’Aspen Institute Italia: «La legge di bilancio 2022 è un corpus normativo monumentale. Ben 404 pagine di Gazzetta ufficiale tuttavia insufficienti. Oltre alla tradizionale modifica con il Milleproroghe saranno necessari nuovi interventi sostanziali. Le tensioni economiche geopolitiche in atto comportano incremento costo energia e costi industriali con un carico importante su imprese e famiglie. Cresce nel mondo la preoccupazione per eccesso di massa finanziaria che è tre volte economia reale. Aumenta l’inquietudine per l’insostenibile combinazione tra tassi sotto zero e inflazione che registra numeri molto elevati», ha messo in guardia Tremonti, «Questa è l’ultima finanziaria espansiva. La prossima non sarà basa- ta su formule generose e sarà una finanziaria che tornerà al necessario bisogno di coperture e di rigore» E sul Piano nazionale di ripresa e resilienza » Tremonti ha riconosciuto che: «c’è un duro lavoro da fare in termini di riforme dalla concorrenza alla giustizia a quella fiscale. Dobbiamo vincere la sfida della tripla burocrazia, europea, nazionale e regionale, e suggerirei per sbloccare i fondi l’introduzione di elementi di regia centrale da parte dello Stato».

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