Terra dei fuochi, Carfagna: “In preda al degrado, ora bonifica e riqualificazione”

CAIVANO – “Abbiamo concluso un percorso che oggi ci consente di avviare la resurrezione economica, sociale e ambientale di questo territorio perché consegniamo a questo territorio non soltanto risorse importanti, circa 200 milioni di euro, ma anche progetti di assoluta qualità. Questo credo che sia un segnale di speranza per questo territorio che ne ha tanto bisogno”. Parola della ministra per il Sud Mara Carfagna, in visita oggi nel parco Verde di Caivano per la firma di un Contratto istituzionale di sviluppo per la Terra dei Fuochi. Presenti, dal vivo o collegati in videoconferenza, il parroco del parco Verde padre Maurizio Patriciello, i sindaci di decine di comuni del territorio e altri rappresenti istituzionali, dai ministeri interessati alla Regione Campania.

“Stanziamo 40 milioni di euro – continua Carfagna – per finanziare la progettazione e la realizzazione del primo lotto di interventi. Immaginiamo già una grande gara europea aperta agli studi di architettura del paesaggio e rurale, una gara che servirà per selezionare azioni di bonifica e riqualificazione di un territorio che si estende per oltre 450 chilometri quadrati. Un territorio che oggi è in preda a degrado e illegalità. Noi vogliamo restituirlo alla qualità della vita dei cittadini, al turismo, ma anche all’agricoltura sana e sostenibile e pulita”.La ministra per il Sud ha spiegato i temi al centro del Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) per la Terra dei Fuochi, sottoscritto oggi pomeriggio.”Il Cis – ha chiarito – è uno strumento molto flessibile, ma anche molto concreto. Noi oggi concludiamo un percorso per aprire i cantieri. Quindi siamo già nella fase dell’attuazione, abbiamo selezionato i progetti, tra l’altro in tempi rapidissimi e inusuali per il nostro Paese. In 6 mesi abbiamo lavorato moltissimo. Abbiamo selezionato i progetti, ci sono arrivati progetti per oltre 1,9 miliardi di euro e ne abbiamo selezionati 67, quelli realizzabili, cantierabili immediatamente attuabili, che coinvolgono 52 comuni. Quindi, da oggi noi abbiamo un percorso non fatto di progettualità, noi da oggi apriamo i cantieri”.

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