Riforme non più rinviabili

L’intervento di Catello Vitiello. Se vogliamo davvero limitare gli effetti di una burocrazia eccessivamente difensiva nel nostro Paese, bisogna lavorare a una riforma che riporti definitivamente nei giusti ambiti le responsabilità penali dei funzionari della pubblica amministrazione. Distinguendo nettamente tra le fattispecie penalmente rilevanti nel momento in cui si contravviene a norme riconducibili a fonti primarie, e quelle riconducibili alla discrezionalità dei funzionari per le quali deve intervenire la stessa p.a.. L’esempio del reato di abuso d’ufficio contemplato dall’art. 323 c.p. è molto esemplificativo. Nato come norma di chiusura per dare dignità alla p.a., nel corso del tempo è stato modificato al punto tale che non si è negato davvero a nessuno diventando una fattispecie patologica della pubblica amministrazione. Un messaggio profondamente sbagliato e per fortuna parzialmente attenuato dalla recente riforma del 2020 che ha portato un indubbio miglioramento slegando il momento della rilevanza penale dalla violazione tout court della norma.

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