L’intervento di Francesco Paolo Sisto.
La composizione negoziata per la crisi d’impresa è stata la grande scommessa messa in campo per riscrivere il rapporto difficile tra PA e aziende. Un diritto per l’impresa che non è più bersaglio di accertamenti ma diventa partner delle istituzioni. Il cantiere aperto è un’immagine bella di un work in progress finalizzato ad uno scambio virtuoso che è presupposto per il funzionamento dell’intero sistema. L’impresa deve diventare un luogo di legalità diffusa e il professionista diventa punto di riferimento importante per guidare l’azienda nel rispetto delle regole. In quest’ottica gli obblighi di riservatezza occupano un ruolo fondamentale. Nello spirito del decreto sulla crisi d’impresa l’esperto è una sorta di confessore per l’imprenditore e non è tenuto a espandere informazioni che potrebbero avere anche rilevanza penale. Una tutela importante pienamente in linea con gli obiettivi della norma che come priorità ha sostituito al punire l’imprenditore la necessità di salvare impresa”.