Due bivacchi e 41 itinerari, si conclude il progetto Skialp@Gsb

AOSTA – Un nuovo bivacco, a Crévacol, ormai meta di centinaia di scialpinisti. Un secondo che sarà posizionato entro fine mese al Col Fourchon. Trentuno itinerari in Italia, dieci in Svizzera, mappati con tracce gps, descrizione dell’itinerario e ampio materiale fotografico. Una promozione via social network che ha raggiunto numeri impressionanti. La nascita di un’associazione che coinvolge gli operatori turistici dell’alta valle del Gran San Bernardo e del Vallese svizzero. Sono i risultati del progetto Skialp@Gsb, presentati questo pomeriggio in una conferenza stampa nella saletta del Palazzo regionale, ad Aosta. Capofila del progetto transfrontaliero Interreg Italia-Svizzera sono il Comune di Saint-Rhémy-en-Bosses, in Valle d’Aosta, e il Distretto di Entremont, nel Vallese. In Valle, sono stati coinvolti anche la Regione, l’Office régional du tourisme per l’attività sui social, la Fondazione Montagna Sicura di Courmayeur.

Il progetto, del valore di 643.000 euro per la parte italiana e di 271.000 franchi svizzeri, è stato avviato nel 2018 e si concluderà in modo ufficiale, dopo una proroga di sei mesi, il prossimo 30 giugno.”Con il Covid-19 e gli impianti chiusi, almeno sul versante italiani, molti sciatori e amanti della montagna hanno riscoperto il brivido delle pelli” dice Luciano Caveri, assessore agli Affari europei della Regione Valle d’Aosta. Che aggiunge: “Talvolta si polemizza sugli impianti di risalita, dimenticando che buona parte delle nostre montagne è fatta di vaste zone vergini, come quelle coinvolte in questo progetto”.

Alain Maret, prefetto del Distretto di Entremont, ha ricordato le tappe che hanno portato al progetto: “Tutto è iniziato grazie all’interessamento dell’allora sindaco di Saint-Rhémy, Corrado Jordan- ha spiegato- che ha coinvolto il Comune di Bagnes e il nostro Distretto”. Il successore di Jordan, Alberto Ciabattoni, ha rilevato il testimone e proseguito nel progetto: “Il nostro territorio si candida per diventare un ‘parco’ per tutti gli scialpinisti valdostani”, ha sostenuto. L’obiettivo del Comune dell’alta valle del Gran San Bernardo è di “migliorare l’offerta turistica, lanciare questa disciplina nelle nostre vallate, che si integra perfettamente con lo sci alpino e lo sci nordico, già presenti nel nostro territorio”.

Per Ciabattoni, “abbiamo notato un incremento di praticanti notevole: tra i 500 e i 700 scialpinisti sono stati presenti ogni settimana sui nostri itinerari”. Ci si è messa anche la pandemia: “Abbiamo concluso e portato a termine questo progetto in un periodo difficile. La capacità di spesa è quasi raggiunta”. La speranza? “È proseguire in un nuovo progetto transfrontaliero con la comunità di Entremont, magari di nuovo sullo skialp”. L’ultimo evento inserito nel progetto sarà il convegno “Skialp Gran San Bernardo: nuovi orizzonti per il turismo”, che si terrà venerdì 24 giugno alle 15.30 all’ospizio del colle del Gran San Bernardo.
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