In Thailandia la cannabis è legale, in 100mila già vogliono coltivarla

ROMA – Sono già circa 100mila le persone che in Thailandia hanno effettuato la registrazione per poter coltivare la cannabis. A partire da oggi infatti, entra in vigore nel Paese asiatico un provvedimento che rimuove la pianta dalla lista delle droghe illegali e che ne consente la produzione e il consumo per uso medico o attraverso cibo e bevande. Restano ancora proibiti il possesso e l’uso “ricreativo” dell’estratto della pianta con una concentrazione di principio attivo Thc superiore allo 0,2 per cento, che potranno essere puniti con multe fino a 25mila bath, circa 675 euro, o anche con pene fino a tre anni di reclusione.

Stando a quanto riferiscono i media di Bangkok la misura era stata annunciata dal ministero della Salute lo scorso 9 febbraio. A partire da oggi le persone quindi potranno produrre e consumare cannabis per uso medico senza andare incontro a conseguenze legali, a patto però che prima si registrino presso la Food and Drug Administration (Fda) thailandese tramite un’applicazione ad hoc. Secondo quanto riporta il giornale locale in lingua inglese The Bangkok Post circa 100mila persone hanno già ultimato la procedura richiesta. Chi vorrà farlo nell’ottica di vendere poi il prodotto sarà però tenuto a richiedere una licenza particolare.

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TREMILA PERSONE VERRANNO SCARCERATE

Non sono solo questi però i numeri della misura che parte oggi. La giustizia thailandese ha reso noto di aver avviato le procedure per rilasciare circa 3mila persone detenute per reati legati esclusivamente al consumo o la produzione di cannabis. In totale le domande per la scarcerazione che verranno prese in esame sono 4200. Nelle scorse settimane il ministero della Salute aveva inoltre comunicato che avrebbe distribuito un milione di semi di cannabis una volta entrata in vigore la misura, nell’ottica di promuovere la coltivazione per uso medico.
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