SPECIALE ELEZIONI | Le sfide principali del Centro

ROMA – Domenica 12 giugno appuntamento con le elezioni amministrative in 978 Comuni d’Italia: tra questi, ci sono quattro capoluoghi di Regione (Genova, L’Aquila, Palermo e Catanzaro) e 26 capoluoghi di provincia. Sempre domenica, i cittadini di tutta Italia saranno chiamati a esprimersi su cinque referendum in materia di giustizia che sono stati ritenuti ammissibili dalla Corte Costituzionale. Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23.

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Per i Comuni sopra i 15mila abitanti, nel caso in cui nessun candidato conquisti il 50% più uno dei voti, è previsto un ballottaggio che si svolgerà il 26 giugno. In questo caso, al secondo turno, al candidato sindaco potranno essere collegate liste differenti al primo. Nei Comuni sotto i 15mila abitanti si vota con il sistema maggioritario secco, in pratica vince chi si aggiudica più voti.

ABRUZZO

Sono 48 i Comuni chiamati al voto domenica 12 in Abruzzo per l’elezione del nuovo sindaco o nuova sindaca e per il rinnovo del Consiglio comunale. Per i Comuni con oltre 15mila abitanti il turno del ballottaggio è fissato domenica 26 giugno. Diciassette sono i Comuni al voto in provincia dell’Aquila; 4 in provincia di Teramo; 22 in quella di Chieti e 5 in provincia di Pescara.

A L’AQUILA SFIDA A QUATTRO, BIONDI TENTA IL BIS

All’Aquila, capoluogo di regione, corrono alla guida della città il sindaco uscente Pierluigi Biondi, a capo della coalizione del centrodestra; la deputata del Partito democratico Stefania Pezzopane a capo di una coalizione che riunisce tutto il centrosinistra; il consigliere comunale (e anche regionale) Americo Di Benedetto, che si definisce ‘superpartes’ e sostenuto in modo particolare da Azione e + Europa; la civica Simona Volpe, la cui candidatura è emersa il giorno stesso della scadenza per la presentazione della lista. A sostenerla, proprio in queste ore, è arrivato anche il partito di Paragone, Italexit.

QUATTRO COMUNI AL VOTO IN PROVINCIA DI TERAMO

Nel Teramano domenica andranno al voto Crognaleto, Tortoreto, Martinsicuro (unico che potrebbe accedere al secondo turno) e Valle Castellana. A Martinsicuro si ricandida Massimo Vagnoni espressione in questa corsa elettorale di una posizione civica. Nel centrodestra corre Emma Zarroli, attualmente presidente del Consiglio comunale e che alle ultime regionali si è candidata con la lista ‘Legnini presidente’, dunque con il centrosinistra. Simona Lattanzi è la candidata sindaca di centrosinistra.

A CHIETI 22 I COMUNI CHIAMATI ALLE URNE, PER ORTONA E SAN SALVO POSSIBILE IL BALLOTTAGGIO

In provincia di Chieti sono, invece, 22 i Comuni chiamati alle urne: Arielli, Atessa, Castelguidone, Castiglione Messer Marino, Fallo, Fraine, Furci, Gamberale, Giuliano Teatino, Lettopalena, Montelapiano, Ortona, Pennadomo, Ripa Teatina, Roccamontepiano, Roccascalegna, Roio del Sangro, Rosello, San Salvo, San Vito Chietino, Tollo e Torricella Peligna.

Quattro i candidati di Ortona, nel quale è previsto il secondo turno: il sindaco uscente Leo Castiglione per l’area civica; il civico Francesco Terra; il consigliere comunale Angelo Di Nardo per l’area di centrodestra e l’ex presidente del Consiglio comunale Ilario Cocciola, espressione dell’area di centrosinistra.

Ballottaggio previsto anche a San Salvo, dove la sfida è a tre: il centrodestra candida Emanuela De Nicolis, il centrosinistra diviso tra Giovanni Mariotti e Fabio Travaglini.

A PESCARA SI VOTA IN 5 COMUNI, PER SPOLTORE SFIDA A QUATTRO

I cinque Comuni in cui si voterà in provincia di Pescara sono: Alanno, Brittoli, Scafa, Villa Celiera e Spoltore, dove è previsto il secondo turno. A Spoltore la corsa a quattro dovrà stabilire quale sarà il successore del sindaco che ha amministrato la città per dieci anni Luciano Di Lorito (Pd). In campo ci sono la vicesindaca Chiara Trulli per il centrosinistra, candidata in chiave di continuità con l’amministrazione uscente e appoggiata anche dal Movimento 5 stelle; il consigliere comunale Pierpaolo Pace, espressione del centrodestra (che in questa competizione si presenta diviso), e poi Marco Della Torre sostenuto, invece, da Forza Italia e Fratelli d’Italia. Infine Nelson Anzoletti, candidato alla carica di sindaco per il gruppo civico ‘In Comune’.

LAZIO

C’è chi tenterà il bis, chi l’exploit, chi si sente “sindaco dentro” e si candida alla guida di un Comune diverso da quello che lo aveva visto protagonista fino a pochi giorni fa. Chi si ricandida con la stessa coalizione che lo ha sfiduciato e chi candida la compagna dopo essere stato primo cittadino per tanti anni. C’è la sfida tra esponenti o ex delle forze dell’ordine e anche quella, nella terra culla dell’Europa, tra il Popolo della Famiglia e il Partito Gay.

C’è un po’ di tutto nel primo turno di Comunali che si svolgerà domenica 12 giugno (eventuale ballottaggio il 26) in 53 Comuni del Lazio sui 378 totali (14%), di cui 12 sopra i 15mila abitanti e 41 sotto. Si recheranno alle urne, tra gli altri, i cittadini di tre capoluoghi di provincia â€“ Frosinone, Rieti e Viterbo – e di Guidonia (la terza città laziale per abitanti, quasi 87mila), oltre a quelli di Ciampino, Cerveteri, Ladispoli, Ardea, Fontenuova, Gaeta e Grottaferrata.

A VITERBO CENTRODESTRA SPACCATO

Viterbo torna al voto dopo la sfiducia del centrodestra al proprio sindaco, Giovanni Arena. Una mossa che ha prodotto la spaccatuta di questo campo. Infatti Forza Italia e Lega presentano Claudio Ubertini, ex assessore all’Urbanistica della Giunta Arena, mentre Fratelli d’Italia punta sulla vicesindaca uscente Laura Allegrini. Dall’altra parte il Pd, insieme a M5S, Azione (attraverso la lista Viterbo sul serio) e altre cinque liste civiche (tra cui una animata proprio dall’ex sindaco Arena) sostiene l’assessora regionale al Sociale, Alessandra Troncarelli. Temibile la civica Chiara Frontini (appoggiata da sei liste). In corsa anche l’ex dem Luisa Ciambella e Carlo D’Ubaldo di Sinistra per Viterbo.

A RIETI PIETRANGELI CI RIPROVA CONTRO SINIBALDI

A Rieti il sindaco uscente di centrodestra, Antonio Cicchetti, lascia il passo al giovane (e fortemente sostenuto da Giorgia Meloni) Daniele Sinibaldi, alfiere di tutta la coalizione. Il centrosinistra risponde con l’ex sindaco (prima di Cicchetti e sconfitto cinque anni fa per una manciata di voti) Simone Pietrangeli, vittorioso alle primarie sull’assessore regionale al Lavoro, Claudio Di Berardino. Fuori dai due poli Carlo Ubertini, già assessore con Pietrangeli, che corre appoggiato da Psi e due liste civiche.

SFIDA A QUATTRO PER FROSINONE

Il Psi si presenta fuori dal centrosinistra anche a Frosinone. Qui la coalizione guidata da Pd e M5S (insieme ad altre 5 liste) propone l’ex sindaco e avvocato Domenico Marzi, mentre i socialisti schierano il vicesegretario nazionale, Vincenzo Iacovissi, e Azione Mauro Vicano. Più compatto il centrodestra, che unito va su Riccardo Mastrangeli, assessore della giunta uscente guidata da Nicola Ottaviani e vincitore delle primarie.

GLI ALTRI COMUNI AL VOTO

A Guidonia l’amministrazione targata M5S-centrosinistra non ripropone il sindaco pentastellato Michel Barbet ma schiera Alberto Cuccuru, 50enne avvocato cassazionista penalista specializzato in diritto d’impresa e revisore dei conti. Il centrodestra contrappone il 72enne Alfredo Masini, navigato vertice degli uffici del Municipio nonché consulente del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei carabinieri. Mauro Lombardo è il candidato del “Nuovo Polo Civico”, che lo sostiene con 7 liste, mentre “Uniti in Comune” sostiene Claudio Zarro, consigliere comunale eletto nel 2017 tra le file del M5S.

Il sindaco uscente di Cerveteri, Alessio Pascucci, si candida per la stessa carica a Ladispoli dove, sostenuto da Europa Verde e quattro liste civiche, affronterà Alessandro Grando (appoggiato da tutto il centrodestra) alla caccia del bis, Silvia Marongiu (Pd-M5S) e la Civica Amelia Mollica. A Cerveteri, invece, il centrosinistra cercherà di mantenere l’amministrazione schierando Elena Maria Gubetti. Fdi, Lega e Forza Italia le contrappongono Giovanni Moscherini, già sindaco di Civitavecchia. In mezzo, la civica Anna Maria Belardinelli.

A Ciampino ci riprova Daniela Ballico. L’ex sindaca, sfiduciata da una parte del centrodestra poco meno di un anno fa, è nuovamente sostenuta da FdI, Lega e FI (oltre a due liste civiche). Dall’altra parte il centrosinistra e i 5 Stelle presentano la giurista Emanuela Colella.

Scendendo più a sud, urne aperte anche nelle cinque perle del turismo marittimo laziale: Sabaudia, San Felice Circeo, Ponza, Ventotene e Gaeta. La città di fondazione si presenta al voto dopo lo scandalo giudiziario dello scorso febbraio (c’è l’ipotesi di un sistema di illeciti sulla gestione delle spiagge) che ha portato anche all’arresto della sindaca Giada Gervasi. Cinque candidati: tre del centrodestra (Alberto Mosca, generale dei carabinieri in pensione, sostenuto da FI, Udc e Azione, e Enzo Di Capua, ufficiale della GdF in pensione, appoggiato da FdI e Lega, e l’ex sindaco Maurizio Lucci), uno del centrosinistra (il funzionario regionale Giancarlo Massimi) e il “civico” (nonché ufficiale dell’Esercito) Paolo Mellano.

Derby in rosa a San Felice Circeo dove Monia Di Cosimo, compagna del sindaco uscente Giuseppe Schiboni, affronta Rita Petrucci, ex presidente del Consiglio comunale. A Ponza sarà duello tra l’ex sindaco (nel 2008) Pompeo Porzio, e il consigliere comunale-ex assessore Francesco Ambrosino. A Ventotene, invece, l’attenzione è tutta sulla sfida tra il Popolo della Famiglia, rappresentato dal fondatore Mario Adinolfi, e l’attivista per i diritti Lgbt+, Luca Vittori (candidato con la lista del partito Gay). Ma più probabilmente il nome del futuro primo cittadino dovrebbe uscire dal duello tra l’uscente Gerardo Santomauro e l’ex segretario comunale Carmine Caputo.

Infine Gaeta. Il centrodestra, dopo il decennio di amministrazione Mitrano, cerca di mantenere la guida della perla del golfo attraverso la candidatura di Cristian Leccese (attuale presidente di Federsanità Lazio e già membro del direttivo regionale di Unindustria sanità e dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata). Il centrosinistra invece si presenta diviso con, da una parte, la professoressa Sabina Mitrano (Pd-Azione) e dall’altra l’ex sindaco (ed ex Pds) Silvio D’Amante, appoggiato dal M5S e da una civica.

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