Ci sono anche tre dirigenti dei popoli originari nella diplomazia e nel governo annunciati dal presidente della Colombia Gustavo Petro in coincidenza con l’inizio della nuova legislatura.
La lideresa social Arhuaca, Leonor Zalabata Torres será nuestra embajadora ante la ONU en Nueva York; Patricia TobĂłn, abogada embera y comisionada de la Verdad dirigirá la Unidad de VĂctimas y Giovani Yule, sociologo Nasa dirigirá la Unidad de RestituciĂłn de Tierras— Gustavo Petro (@petrogustavo) July 19, 2022
Stando a quanto riferito tramite Twitter dallo stesso capo dello Stato, eletto a giugno in coppia con la sua vice Francia Marquez, primo governante su posizioni progressiste della storia recente del Paese, l’esponente del popolo arhauca Leonor Zalabata Torres sarĂ la prossima ambasciatrice della Colombia presso le Nazioni Unite, la leader del popolo emberĂ e avvocatessa MarĂa Patricia TobĂłn ricoprirĂ il ruolo di presidente della Unidad para la AtenciĂłn y ReparaciĂłn Integral a las VĂctimas, mentre il dirigente del popolo nasa Rangel Giovani Yule Zape sarĂ alla guida della Unidad de RestituciĂłn de Tierras, un ente affiliato al ministero dell’Agricoltura.
RUOLI CHIAVE PER ZALABATA TORRES, TOBON E YULE
Zalabata Torres, nativa del dipartimento settentrionale di Cesar, ha partecipato ai lavori per la creazione della ComisiĂłn Nacional de Derechos Humanos de los Pueblos IndĂgenas de Colombia. La sua nomina, stando ad alcuni commenti rilanciati dal quotidiano El Espectador, è anche “un omaggio” alla regione montana della Sierra Nevada da cui proviene. TobĂłn, esperta di diritto costituzionale, a 35 anni l’esponente piĂą giovane della Comisiòn de Verdad istituita con gli Accordi di pace raggiunti nel 2016 da Stato e Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia (Farc), si occuperĂ dell’ente che disciplina le modalitĂ di assistenza e risarcimenti per le vittime della guerra. Yule è un leader nativo e sociologo ed è stato un dirigente di una delle piĂą influenti organizzazioni dei popoli originari della Colombia, il Consejo Regional IndĂgena del Cauca (Cric). La sua elezione a capo dell’ente che gestisce la restituzione delle terre alle vittime del conflitto è stata anche contestata, fra gli altri, da alcuni esponenti della formazione conservatrice del Centro Democratico. A pesare sarebbero possibili “conflitti di interessi” visto il coinvolgimento di alcune organizzazioni native in “atti ostili” alle forze armate nel contesto della guerra civile.
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