I mandanti della strage di Bologna? Bolognesi: “Difficile confondere le acque con piste assurde”

di Maurizio Papa, Vania Vorcelli, Andrea Sangermano

BOLOGNA – Dopo la sentenza di primo grado del processo ai mandanti della strage della stazione di Bologna “è difficile confondere le acque con piste assurde”, scandisce il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime, Paolo Bolognesi, nel suo intervento a Palazzo D’accursio. “Il 2 agosto è un momento di ricordo e memoria, ma oltre alla memoria ci vuole la conoscenza. È bene che non ci si limiti alla memoria”, ammonisce Bolognesi.

“Finalmente il processo ai mandanti con la sentenza di primo grado è arrivata una svolta importante, che ha confermato le nostre intuizioni: la strage è stata organizzata e finanziata dai vertici della Loggia P2, é stata protetta dai servizi segreti deviati ed eseguita da mano fascista. Difficile ora confondere le acque con piste assurde”, conclude.

LEGGI ANCHE: La bomba, i morti, il dolore: Bologna 42 anni dopo ricorda la strage del 2 agosto 1980

LEPORE: STRAGE FU ORDITA DA DESTRA, VERITÀ SIA PATRIMONIO COMUNE

Il percorso verso la piena verità sulla strage del 2 agosto potrebbe essere interrotto dal possibile insediamento di un Governo di centrodestra? “Credo che dovrebbe essere patrimonio comune quello che dice la sentenza di un Tribunale della Repubblica, cioè che i vertici della loggia massonica P2 finanziarono e ordirono insieme a tutte le realtà dell’estremismo di destra e fascista la strage”, afferma il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, a margine delle cerimonie per il 42esimo anniversario dell’attentato alla stazione del 1980.

“Quel giorno, lo dice la sentenza del Tribunale, erano presenti tutte le sigle del’estremismo di destra del Paese- aggiunge il primo cittadino- e credo che questa verità debba essere patrimonio comune e che nessuno debba più temere per la propria vita a seguito di quello che è successo”.

BONACCINI: QUALUNQUE SIA GOVERNO, SOSTENGA VERITÀ

“Al di là delle nostre appartenenze, ogni Governo deve rappresentare tutti noi dal punto di vista istituzionale” per cui “qualsiasi Governo ci sarà chiediamo sostegno e tutto quello che serve per arrivare alla piena verità”. Lo dichiara il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, riprendendo l’appello di Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna, nel giorno del 42esimo anniversario della bomba che nel 1980 provocò 85 morti e 200 feriti.

A Bologna si è da poco concluso il primo grado del processo ai mandanti e questo rappresenta “un passo in avanti non banale- afferma Bonaccini a margine della cerimonia in Comune- ma dobbiamo arrivare fino in fondo, siamo qui come ogni anno al fianco dei familiari delle vittime e della loro caparbietà, lo facciamo in nome della verità che Bologna pretende, che l’Emilia-Romagna pretende e che l’Italia deve pretendere. Ci sono state novità importanti e vogliamo arrivare alla piena verità”. In questo, “credo sia stato molto importante il contributo che abbiamo dato con la digitalizzazione degli atti processuali- aggiunge il governatore- che sono un patrimonio importante a disposizione di chiunque e speriamo si proceda sempre di più nella direzione di dare una parola definitiva”.

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