I volontari della Papa Giovanni XXIII a Mykolaiv, solidali con chi resta

“Bombardano il ponte che garantisce l’accesso a Mykolaiv per isolare la città ma noi andiamo avanti, vicino a chi resta, anche portando aiuti alle persone anziane che non vogliono abbandonare le case nei villaggi sulla linea del fronte”: a parlare con l’agenzia Dire è Gianpiero Cofano, segretario generale della Comunità Papa Giovanni XXIII.La sua voce arriva al telefono dal sud dell’Ucraina, mentre percorre la strada da Odessa verso Mykolaiv insieme con una cinquantina di partecipanti alla carovana contro la guerra Stop the War Now.

I PONTI DELLA CITTA’ PRESI DI MIRA DALL’ARTIGLIERIA

“La situazione è difficile” premette Cofano, in viaggio: “Mykolaiv è raggiungibile dall’entroterra ucraino solo attraverso ponti, che ora sono presi di mira dall’artiglieria russa; l’altro ieri in città sono caduti 16 missili e ci sono stati morti e feriti”.Dopo l’inizio dell’offensiva di Mosca del 24 febbraio scorso molti abitanti hanno lasciato le loro case. “Oggi ne restano all’incirca 200mila su 400mila, spesso anziani, quasi sempre bisognosi di cibo e di acqua, che scarseggiano ormai da mesi a causa delle interruzioni agli approvvigionamenti dovute ai raid” riferisce Cofano. Come coordinatore della rete Stop the War Now, torna in Ucraina all’incirca una volta ogni 20 giorni, incontrando i volontari del corpo civile di pace Operazione colomba che hanno scelto di restare stabilmente accanto ai civili ostaggio del conflitto.”Da due mesi ce ne sono quattro o cinque” sottolinea Cofano. “Dormono in un centro gestito dalla Chiesa pentecostale che è nato come servizio contro l’alcolismo e che con la guerra è diventato un riferimento vitale per Mykolaiv: ogni giorno offre pasti per 10mila persone e sia a pranzo che a cena si creano file anche per l’acqua, che nelle case è color fango e inutilizzabile mentre qui è disponibile grazie a un dissalatore”.

C’E’ CHI RESTA NEI VILLAGGI, SULLA LINEA DEL FRONTE

Agli abitanti il centro mette a disposizione anche un rifugio anti-aereo. Dormono qui i volontari di Operazione colomba. “Di giorno”, riferisce Cofano, “con loro aiutiamo a fare piccole riparazioni nelle case danneggiate dai bombardamenti e raggiungiamo i villaggi a cinque o dieci chilometri da Mykolaiv, portando aiuti alimentari ai civili che si sono ritrovati sulla linea del fronte”.
]]

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Covid, AstraZeneca ritira autorizzazione vaccino in Ue: ecco perché

(Adnkronos) - "Considerata la quantità di vaccini disponibili ed efficaci per le nuove varianti di Covid-19, non c'è più stata domanda per il vaccino Vaxzevria che di conseguenza non è più stato prodotto ne distribuito. Non prevedendo quindi una futura domanda" per il prodotto, "AstraZeneca ha pertanto deciso di ritirare l'autorizzazione all'immissione in commercio per

Tragedia in Val d’Aosta, morto il campione di scialpinismo Denis Trento

(Adnkronos) - Tragedia sul Monte Paramont a La Salle, in Valle d’Aosta, dove è stato ritrovato il corpo senza vita del pluricampione di scialpinismo Denis Trento. Il 42enne valdostano, guida alpina, non era infatti rientrato a casa ed è scattato subito l’allarme. L’uomo si trovava sopra a una valanga, e ora si indaga per cercare

Prima il sole, poi ciclone e ancora pioggia: le previsioni meteo di oggi

(Adnkronos) - Dopo un inizio di maggio tra grandine, temporali e freddo, il primo weekend del mese vede rispuntare il sole quasi ovunque portando con sé un aumento delle temperature minime con cieli azzurri e venti finalmente deboli. Ma una nuova perturbazione ci aspetta dietro l'angolo, con il maltempo che tornerà con la pioggia all'inizio