Todde: “Il M5S è per le rinnovabili, lasciamo agli altri il populismo”

ROMA – “L’Italia ha deciso di uscire dal nucleare nel 1987 e lo ha ribadito nel 2011. Chiunque oggi lo proponga in campagna elettorale se ne frega della volontà popolare, visto e considerato che l’unica tecnologia disponibile – se dovessimo fare una centrale oggi – è quella del 2011. La Sogin, società statale che si occupa del decommissioning (smantellamento delle centrali nucleari), in tutti questi anni ha dimostrato di non saper gestire le dismissioni dei vecchi impianti: infatti, siamo al 30% circa. Numeri bassissimi. Quindi, siamo un Paese che non ha completato lo smantellamento delle centrali che abbiamo ereditato in passato e siamo in infrazione europea da 10 anni per un deposito di scorie nucleari che non abbiamo ancora deciso dove mettere. Il dossier è stato tirato fuori dal cassetto, dove giaceva impolverato, quando ministro al ministero dello Sviluppo Economico c’era Stefano Patuanelli e il Premier era Giuseppe Conte. E se adesso abbiamo un percorso chiaro e trasparente, con una discussione pubblica sul tema, lo dobbiamo – indovinate – solo all’impegno del Movimento 5 Stelle. Perché noi siamo una forza politica seria e coerente”. Così in una nota la viceministra allo Sviluppo economico e vicepresidente del M5S Alessandra Todde. “Il nucleare di 4ª generazione sarà disponibile forse tra 10 anni perché la maturità della tecnologia non è immediata. Il nostro NO al nucleare è basato su motivazioni concrete- dice Todde- Noi non abbiamo mai fermato la ricerca in questo settore. Anzi. Il Governo Conte 2 ha stanziato 600 milioni di euro per investire in ricerca e sviluppo sul nucleare”.

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