Roma, l’appello di Patané: non stumentalizzare tragedia Valdiserri, mai un morto in quel punto della Colombo

ROMA – “La vicenda di Francesco è straziante e spero possa non essere strumentalizzata. La sicurezza stradale si basa su infrastrutture, veicoli e persone. L’amministrazione si occupa soprattutto della sicurezza dell’infrastruttura e in quel punto, all’incrocio tra via Severo e via Colombo, non era mai successo alcun incidente mortale”. Lo ha detto l’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patané, nel corso di una seduta della commissione capitolina Pnrr sul tram Termini-Vaticano-Aurelio, replicando a un intervento del consigliere della Lista Calenda, Francesco Carpano, che gli chiedeva se il Campidoglio avesse proceduto con la gara per la messa in sicurezza degli incroci più pericolosi della città, cosiddetti blackpoint, anche alla luce della morte del giovane Francesco Valdiserri avvenuta la scorsa settimana sulla via Cristoforo Colombo.

“Negli ultimi 10 anni abbiamo analizzato 30mila incidenti e in quel punto non solo non se n’è mai verificato uno- ha spiegato Patané- ma l’infrastruttura è perfetta: i marciapiedi sono larghi e alti ed erano presenti sia la segnaletica verticale e orizzontale che l’illuminazione. Quello non solo non è un ‘black point’ ma in quel punto l’infrastruttura è perfetta anche perché nuova”.

Sull’applicazione di misure per evitare che simili tragedie possano ripetersi “Si è parlato di autovelox, di dossi sulla Colombo che però non possono essere messi- ha continuato Patané- Gli autovelox sono molto utili e abbiamo dato indicazioni alla Polizia Municipale, perché sono loro che devono installarli e non l’assessorato alla Mobilità, di mettere quelli mobili e attivare quelli fissi perché sono molto importanti come deterrente al superamento dei limiti di velocità. Ma nel caso di ciò che è successo a Francesco, quando una persona guida ubriaca nessun autovelox può fungere da deterrente per chi si mette alla guida con un tasso alcolemico 3 volte superiore a quello consentito dalla norma”.

L’assessore si è detto disponibile a “dedicare una giornata intera alla sicurezza stradale, vi pregherei però di non strumentalizzare questo fatto perché sarebbe un’offesa. Io sono stato al funerale e non è stata una cosa bella- ha concluso Patané- Non c’entra niente l’infrastruttura, l’accordo quadro o i black point. Per la memoria di Francesco non strumentalizziamo questo fatto”.

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