La tutela del territorio, l’assenza di una mappatura puntuale delle criticità idrogeologiche, le risorse del Pnrr per la prevenzione delle catastrofi naturali, sono i temi affrontati nel corso del webinar “La tutela del territorio per la lotta al cambiamento climatico. Più prevenzione e meno emergenze, è possibile?” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, che ha visto protagonisti Sergio Costa (M5s), Vice Presidente della Camera dei Deputati, Alberto Gusmeroli (Lega), presidente della Commissione Attività Produttive a Montecitorio, Mariastella Gelmini, parlamentare di Azione in Commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama, e Pino Bicchielli, deputato di “Noi Moderati” in Commissione Difesa.
Il punto di vista dei professionisti è stato espresso da Antonio Moltelo (commercialista e revisore dei conti dell’Odcec Nola): “Serve un piano urgente per la tutela del territorio e devono essere previsti interventi strutturali e misure adeguate di prevenzione delle catastrofi. Occorre tutelare famiglie e imprese da questi eventi, sempre più frequenti, che oltre a provocare morte e distruzione mettono in seria crisi le economie locali. Bisogna mettere in campo una strategia complessiva prima che accadano nuove tragedie. La manovra del governo Meloni è ormai in Parlamento, ci sono sicuramente tante priorità come l’aumento dei costi energetici. Ma la difesa del suolo deve necessariamente essere inserita ai primi posti dell’agenda politica”.
Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere d’amministrazione della Cnpr: “Il dissesto idrogeologico e la tutela del territorio è un argomento di estrema delicatezza. Alle dichiarazioni unanimi sulle buone intenzioni non sembra corrispondere una pratica adeguata. Nella Legge di Bilancio, ad esempio, sono stati azzerati i fondi per la costruzione della mappa geologica italiana, lasciando a metà il grande progetto di mappatura dell’intero territorio nazionale. Viene meno uno dei cardini sui quali costruire una strategia degna delle esigenze che abbiamo. Bisogna puntare sulla prevenzione. Spesso si opera in condizioni di straordinarietà e non si ha la possibilità di ragionare su quello che si deve fare e su ciò che è stato fatto. Resta la necessità impellente di vigilare e tutelare il nostro territorio”.