Crisi Agenzia Dire, l’editore Valore: “Poca trasparenza del CdR nell’incontro con Barachini”

ROMA – “Ringrazio Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, per l’attenzione mostrata all’agenzia di stampa Dire. Non è la prima volta che sottolineo l’importanza del sostegno delle istituzioni per uscire da una grave situazione di crisi come questa. Ritengo tuttavia necessario fornire alcune precisazioni in relazione a quanto emerso dall’incontro che il sottosegretario Barachini ha tenuto oggi con il Comitato di redazione dell’Agenzia Dire. A partire dal concetto di trasparenza, di cui fa menzione la nota del Cdr successiva all’incontro. Come mai, nel corso di questo confronto, al sottosegretario Barachini non sono stati mostrati i dettagli del piano che l’azienda ha presentato ai giornalisti, in cui si evidenzia, numeri alla mano, la non sostenibilità del costo del lavoro rispetto ai ricavi? Perché omettere un aspetto così importante, fondamentale e necessario a fotografare con obiettività l’attuale condizione societaria?". È quanto si legge in una nota di Stefano Valore di Villanueva de Castellòn, editore dell’agenzia di Stampa Dire.

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"Mi preme inoltre rassicurare il sottosegretario Barachini- prosegue Valore- sulla continuità nell’erogazione del servizio oggetto di convenzione con la Presidenza del Consiglio dei ministri. Il piano aziendale è stato presentato tenendo conto del numero di giornalisti necessari a garantire puntualità e qualità del servizio stesso e il proseguimento della normale attività quotidiana dell’agenzia Dire. Gli ‘esuberi’ sono definiti tali proprio perché eccedenti rispetto alle necessità dell’azienda. Avere più giornalisti di quanto l’azienda sia in grado di sostenere è una situazione che mi sono trovato e che ho sottolineato da subito, mantenendo in questo anno i livelli occupazionali, allo stesso tempo lavorando per cercare una soluzione. Resto stupito quindi dall’atteggiamento omissivo del Comitato di redazione della Dire. Chiederò un appuntamento al sottosegretario per approfondire nel dettaglio i contenuti di un documento che mostra la necessità, ripeto numeri alla mano, di scelte aziendali non più rinviabili. Nell’interesse di tutti, a partire dai giornalisti che meritano di lavorare in un’azienda sana e con una visione oculata e attenta del futuro”.

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