Caso Cospito, Delmastro attacca: “Dal Pd un inchino ai mafiosi”. I dem chiedono le sue dimissioni

ROMA – Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro torna a criticare il Pd per la visita di alcuni parlamentari dem al carcere Bancali di Sassari dove era detenuto l’anarchico Alfredo Cospito prima del trasferimento a Milano Opera. "Il Partito democratico dovrà spiegare all’opinione pubblica quell’inchino ai mafiosi", dice il deputato di Fratelli d’Italia in un’intervista al quotidiano ‘Il Biellese’. A recarsi in Sardegna erano stati Debora Serracchiani, Andrea Orlando, Silvio Lai e Walter Verini, per verificare le condizioni di salute del 55enne in sciopero della fame dallo scorso 20 ottobre.

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"Le polemiche dei nostri avversari finora hanno solo aiutato a farci inquadrare dal mirino dei terroristi tant’è che io mi trovo sotto scorta – sottolinea il sottosegretario -. Mi sembra di essere tornato ai tempi in cui la sinistra parlava dei terroristi come ‘compagni che sbagliavano’ con un atteggiamento giustificazionista che in questo caso riguarda Cospito al punto che per parlare con lui si vanno ad ascoltare anche le ragioni dei mafiosi".

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Il nuovo attacco di Delmastro rinfocola la polemica con il Pd, che nei giorni scorsi aveva chiesto le dimissioni del sottosegretario e del collega di partito Giovanni Donzelli, ‘rei’ di essersi scambiati informazioni sensibili sul caso Cospito e di averle utilizzate per un attacco politico. "State con lo Stato o coi terroristi e la mafia?", aveva chiesto Donzelli, vicepresidente del Copasir, rivolto ai deputati dem alla Camera. In quel contesto, il deputato meloniano aveva rivelato che Cospito aveva avuto contatti in carcere con esponenti della criminalità organizzata.

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"Se Giorgia Meloni vuole ristabilire una corretta dialettica democratica, non può lasciare Delmastro e Donzelli un minuto di più al loro posto", dichiara il vicesegretario del Pd, Peppe Provenzano. "E Nordio smetta di avallare, per coprirli, la diffusione di informazioni tra detenuti al 41-bis: è una gravità inaudita".
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