Niente più esami di maturità per le Casse di previdenza che entrano nel lungo elenco di soggetti inseriti nell’articolo 6 del Testo unico della finanza (Tuf, decreto legislativo 58/1998). Quello delle controparti qualificate. Le controparti qualificate.
«La classificazione del cliente come controparte qualificata comporta la disapplicazione della quasi totalità delle disposizioni relative agli obblighi di condotta previsti in capo agli intermediari». È quanto si legge nella policy di classificazione di un’importante banca italiana. La controparte qualificata è il top del top come investitore professionale a livello di competenze. La banca, da parte sua, si limiterà «a fare i servizi di esecuzione di ordini e/o di negoziazione per conto proprio e/o di ricezione e trasmissione ordini»; di fronte ha infatti un investitore perfettamente in grado di decidere come, quando e su cosa investire. Il lungo elenco del Tuf A promuovere le Casse di previdenza è l’articolo 15 del disegno di legge approvato martedì in Consiglio dei ministri che prevede tra l’altro una serie di semplificazioni intermini di quotazione a Piazza Affari. Nel provvedimento vi è un passaggio di appena tre righe che sdogana le Casse di previdenza, inserendole fra fondi pensione, fondazioni bancarie, assicurazioni, Oicr e altri soggetti. Strano che fino a oggi, enti che gestiscono complessivamente 108 miliardi di euro, fossero esclusi da tale lista.
Prima del regolamento.
È molto probabile che la decisione sia ia premessa al nuovo regolamento investimenti delle Casse di previdenza, da 12 anni nei cassetti del ministero dell’Economia e Finanze (Mef). A breve dovrebbe essere approvato il documento, molto diverso dalla bozza rilasciata dai precedenti Governi: sarà un regolamento-cornice. Gli enti di previdenza dei professionisti dovranno infatti elaborare ciascuno il proprio regolamento investimenti, ritagliandolo sulle esigenze e bisogni della propria platea di iscritti. Ci saranno inoltre incentivi a investire nell’economia reale italiana. Essere controparti qualificate consentirà dunque di avere una maggiore flessibilità nella scelta degli investimenti da realizzare. Tenuto conto però di alcuni paletti: l’obbligo della banca depositaria e un rafforzamento del dipartimento di risk management.
20
Da ricordare che nella legge di delega fiscale è previsto un taglio dal 26 al 20% delle imposte sui rendimenti degli investimenti delle Casse di previdenza fatta eccezione per quelle sui titoli di Stato che sono già al 12,5 per cento.
