Il commento di Mariastella Gelmini.
“Il nostro voto sull’utilizzo delle risorse della terza rata dei fondi del Pnrr sarà subordinato al riutilizzo dei fondi assegnati per progetti che sono ancora bloccati a sostegno di ‘Industria 4.0’ e ‘Italia sicura’. Un modo per superare le paludi della burocrazia, per prevenire e intervenire agilmente in caso di eventi straordinari attraverso l’unità di missione. Ci auguriamo che il governo ne tenga conto. Il Piano di ripresa e resilienza non è il ‘piano’ Draghi o Meloni ma il ‘piano’ dell’Italia. La politica è chiamata a una prova di maturità . Il nostro compito non è polemizzare o contrapporsi ma dare un contributo anche dall’opposizione per concretizzare queste risorse indispensabili per realizzare infrastrutture, transizione ecologica, sostenere scuole e sanità . Il Governo si è preso la responsabilità di rivedere la governance del Pnrr. Ma gli alibi dopo questa scelta sono finiti. Se il provvedimento sarà utile per semplificare le procedure e per accelerare i processi responsabilizzando gli enti locali, è evidente che la terza rata verrà riconosciuta all’Italia. Se così non dovesse essere, non sarà accettabile uno scaricabarileâ€