“Il futuro della nostra professione passa per scelte del governo che devono essere più coraggiose e maggiormente a favore dei contribuenti riequilibrando i rapporti dei professionisti e dei loro clienti con il Fisco. Ci aspettavamo di più, in questo senso, dalla riforma del fisco varata dal governo Meloni. Abbiamo espresso perplessità sul riordino del calendario fiscale che continua a sovrapporre diverse scadenze che mettono in difficoltà professionisti e contribuenti. Altro passo importante è l’avvio del percorso di costituzionalizzazione dello Statuto del Contribuente, un passaggio che finalmente riconoscerebbe pari dignità nel dialogo tra amministrazione finanziaria e cittadini”. Lo ha detto Marco Cuchel, presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti, partecipando al Cnpr forum “Quale sarà il rapporto tra Fisco e contribuenti?” realizzato in occasione del XIX convegno nazionale “Obiettivo Futuro promosso da Anc.
“Il rapporto tra commercialisti, governo e parlamento deve essere sinergico, dobbiamo essere ascoltati di più – ha sottolineato Marcella Caradonna, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano – prendendo atto del fatto che i professionisti sono sia interpreti delle volontà politiche del legislatore che delle esigenze di cittadini e imprese”.
Ottimista Enrico Terzani, presidente dell’Odcec Firenze: “Il Pil italiano aumenterà dello 0,7% un dato modesto che però testimonia che esiste un tessuto industriale che lentamente si sta riprendendo. Lo sviluppo economico produrrà opportunità di crescita anche per noi”.
Del nuovo fisco ha parlato Massimo Miani (past president del Cndcec): “Per ora ha solo enunciazioni. Il rapporto fisco contribuente non dovrebbe dipendere dalle risorse ma spesso il gettito e il recupero del gettito vanno al di là delle vere ragioni poste dall’Agenzia delle Entrate”.
Sul ruolo dei commercialisti si è espresso anche Claudio Siciliotti (past president del Cndcec): “Viviamo costantemente momenti di difficoltà economica. Dobbiamo essere noi a parlare alla gente e alla politica, proponendoci come interlocutori per scrivere una vera riforma fiscale”.
Gerardo Longobardi (past president Cndcec) si è soffermato sulle aggregazioni tra professionisti: “Sono fermamente convinto che la nostra professione abbia un futuro. Credo nelle aggregazioni tra professionisti che valorizzino le forti competenze che abbiamo per ciascuna delle attività che svolgiamo”.
Il supporto alle professioni delle nuove tecnologie è stato sottolineato da Mario Pedrazzini (vicepresidente di Assosoftware): “Le novità legislative richiedono maggiore pratica e operatività. Noi daremo strumenti che sono garanzia di compliance e di supporto per i professionisti”.