Formazione e nuove tecnologie

Le parole di Lorenzo Basso.

“Il benessere delle future generazioni si tutela sapendo che le sfide vanno affrontate, sarebbe sbagliato tentare di eluderle. Troppo spesso di fronte a due rivoluzioni gemelle, quella digitale e quella ambientale, si cerca di ricordare i tempi passati con l’intento di mantenere quello che era lo status quo. Così non si risolvono i problemi ma, anzi, si aggravano. Se vogliamo dare un futuro al Paese e alle nuove generazioni dobbiamo inserire nell’agenda politica una transizione che sia utile al raggiungimento degli obiettivi. Oltre ad investire in digitale e tecnologie, bisogna prevedere risorse per la formazione, in modo da utilizzare queste nuove tecnologie in senso positivo. Al contempo bisogna affrontare la sfida dei cambiamenti climatici, accompagnando il mondo della produzione, dai lavoratori dipendenti agli imprenditori, con una corretta allocazione delle risorse che sia in grado di coadiuvare questo passaggio che riguarda il concetto di produzione nel terzo millennio”.

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

‘I soliti ignoti’ trasloca con Amadeus? Rai: “Trattative in corso”

(Adnkronos) - Non ci sarebbe ancora nulla di definitivo e la partita sarebbe dunque aperta in casa Rai riguardo alle sorti del format 'I Soliti ignoti', il game show di Rai 1 presentato da Amadeus, che indiscrezioni di stampa, ultima in ordine di tempo, quella de 'Il Foglio', vedrebbero 'seguire' il conduttore alla Nove. Secondo il

Per Carlo II un Coronation roll ‘vegano’: sarà di carta e non di pelle

(Adnkronos) - A re Carlo III e alla regina Camilla è stato presentato il resoconto ufficiale dell'Incoronazione stampato su carta e non su pelle animale, per la prima volta da quando la tradizione ebbe inizio nel 1308. Alla coppia reale è stato mostrato il Coronation roll lungo 21 metri a Buckingham Palace prima dell'anniversario della

“Antivirali, vaccini e vigile attesa”, così ci si prepara a rischio pandemia aviaria

(Adnkronos) - Da inizio aprile gli Usa, dopo il rilevamento dell'influenza aviaria A H5N1 ad alta patogenicità negli allevamenti di bovini da latte di alcuni Stati e un collegato caso umano (un lavoratore del settore lattiero-caseario in Texas), si interrogano sul rischio di ulteriori sviluppi della situazione. Si valutano gli scenari peggiori: che il virus