BASILIANO (Udine), 28 mar. â Il nuovo scenario dellâIndustry 5.0 è collaborativo: lo prevede anche il decreto di recente attuazione che destina i fondi del Pnrr nellâambito del Piano di Transizione. Unâazienda come Idea Prototipi-Caibot, friulana, specializzata da anni nella creazione di cobot dotati di intelligenza artificiale, anticipa le norme e corre verso il futuro. Un futuro caratterizzato dalla cooperazione uomo-macchina per garantire sostenibilitĂ e sicurezza. Sono dunque giĂ realtĂ i cobot green: Idea Prototipi ha prodotto robot collaborativi che rispondono ai piĂš recenti requisiti di legge: ergonomia e attenzione allâambiente. âSĂŹ, la nostra nuova macchina è giĂ nativa 5.0- spiega il ceo Massimo Agostini- ed in questo siamo, per il momento, gli unici. In primis: lâobiettivo di offrire al lavoratore un robot che lavora in ambiente aperto, non nelle classiche gabbie, con una metodologia di produzione semplice e rapida. Abbiamo abbattuto i tempi delle macchine tradizionali e abbiamo facilitato il lavoro collaborativo, rendendo possibile lavori non accessibili anche alle persone senza preparazione tecnica o conoscenza nel settoreâ.
Lâattenzione per la sostenibilitĂ ambientale si concretizza in una garanzia fondamentale: lâimpegno di Idea Prototipi non è soltanto rispettare le norme a protezione dellâambiente, che spesso arrivano troppo tardi, ma anticiparle. Lâultimo nato dei cobot di Agostini, Set 4000, è un braccio robotizzato, dotato di intelligenza artificiale, abbinato a un banco di lavoro per lavorare legno dâarredo: âSi tratta di un robot collaborativo in grado di eseguire operazioni semplici e accurate, è velocissimo, e per farlo funzionare non occorrono ingegneri meccanici. Ă aperto a ogni competenza perchĂŠ è il cobot stesso a possedere il know-howâ.
âLe nostre soluzioni- aggiunge il ceo- vengono incontro a una delle principali criticitĂ del momento: la carenza di personale: dal saldatore a chi lavora il legno, al mondo degli imballaggi e della selezione dei prodotti. Ed evitano, proprio come la legge prevede, il problema delle mansioni usuranti, delegando al cobot compiti logoranti e pericolosi per gli esseri umaniâ. Il tutto in una visione olistica dellâindustria 5.0, per cui vige il benessere del lavoratore e la sostenibilitĂ ambientale. Le potenzialitĂ di impiego sono vastissime, e la stessa macchina offre flessibilitĂ e adattabilitĂ per le esigenza di ogni azienda, anche di piccole dimensioni, interessate a digitalizzare e automatizzare le produzioni.
L’articolo Idea Prototipi anticipa la robotica 5.0 con i cobot green proviene da Agenzia Dire.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it