A “Sea and You” la musica napoletana incontra il Mediterraneo

NAPOLI – Tre Paesi, tre città, tre stili musicali diversi. Ad unirli il Mediterraneo, ‘o mare, o meglio “Sea and You”. Questo il nome del festival che partendo da Napoli, per poi farvi ritorno il prossimo 26 aprile, ha abbracciato, miscelato e fuso in un unicum artistico la musica napoletana, il fado, il flamenco e le relative dimore di Napoli, Granada e Porto. Sotto lo stesso tetto di note, Napulitanata, le ‘case do Fado’ e i ‘Tablao andalusi’. Luoghi d’arte popolare ma anche simboli di quel turismo musicale che in Portogallo, come in Spagna ma anche in Francia, solo per citare alcuni esempi, sono sostenuti, incoraggiati e promossi dalle amministrazioni cittadine ma che in Italia stentano a trovare spazio e forze per sopravvivere. A coniugare turismo e musica all’ombra del Vesuvio ci prova, e sembra riuscirci, ‘Napulitanata’. Nata nel 2015 con l’obiettivo, appunto, di valorizzare il patrimonio musicale napoletano. In particolare, la canzone napoletana d’arte.

LA MUSICA NAPOLETANA TROVA CASA A NAPULITANATA

I soci fondatori della sala da concerto partenopea hanno di sicuro anticipato quelli che sono poi diventati due dei punti cardini dell’amministrazione cittadina del sindaco Gaetano Manfredi: turismo e musica. Ma, nonostante, questa convergenza raggiungere gli obiettivi non è semplice. Lo spiega alla Dire Mimmo Matania, manager culturale e musicista, che insieme al pianista Pasquale Cirillo è tra i fondatori di ‘Napulitanata’. “A parte la burocrazia – ammette – una delle cose più difficili è stata quella di far comprendere all’opinione pubblica quelle che erano le nostre intenzioni. Noi non siamo un ristorante, non siamo un pub e non siamo un localino, siamo – rivendica con orgoglio – un gruppo di amici che si è messo insieme e ha pensato bene di portare avanti un progetto dove la canzone napoletana è protagonista e chi viene in città può ascoltarla”.

NAPULITANATA ESALTA IL PROPRIO COLLETTIVO DI ARTISTI

Una unicità che traspare anche nel format che si propone perché “qui a Napulitanata non c’è una programmazione con degli artisti che vengono a suonare. Qui da noi ma c’è un collettivo interno di musicisti che si alternano negli spettacoli”. Un modello artistico che “abbiamo importato dalla Spagna e dal Portogallo”. “Napulitanata”, infatti, non nasce per caso ma è frutto di alcuni viaggio di studio nelle più rinomate ‘case do Fado’ e nei ‘Tablao andalusi’.

“SEA AND YOU”, NAPOLI INCONTRA IL FADO E IL FLAMENCO

Il Festival “Sea and You” è il frutto di queste esperienze, dell’aver saputo riconoscere “punti in comune – ancora Matania – non solo per quanto riguarda lo show, ma anche quelli musicali, armonici e melodici. I repertori scelti trovano contatti da un punto di vista sociale, storico e antropologico”. Ma se fado e flamenco hanno una loro caratterizzazione ben precisa e trovano la loro consacrazione nell’essere patrimonio Unesco, per la musica napoletana il discorso è stato più complesso. Selezionare i brani da proporre ha comportato delle scelte, la prima è stata quella temporale che spazia da Salvatore Di Giacomo a Renato Carosone, da “Era de maggio” a “Tu vuò fà l’americano” per semplificare.

“SEA AND YOU”, OMAGGIO A ENZO GRAGNANIELLO

“Sea and You”, che mutua il suo titolo da ‘O mare e tu canzone del maestro Enzo Gragnaniello, dopo le tappe e i successi riscossi a Granada e Porto, torna a casa il prossimo 26 aprile per il sold out al Teatro Galleria Toledo. L’idea, infatti, è nata proprio a Napoli quando, in qualità di associazione capofila, “Napulitanata” si aggiudica un bando europeo. La sua realizzazione coinvolge, oltre a Napulitanata, Caja Granada Fundacíon e Ideal Fado, grazie al co-finanziamento dell’Unione Europea. La manifestazione gode del patrocinio morale di Regione Campania, Comune di Napoli, Napoli-Città della Musica e Comune di Maia (Porto).

“SEA AND YOU” LA SERATA FINALE AL TEATRO GALLERIA TOLEDO

La presentazione ufficiale del gran finale si terrà giovedì 25 aprile nella sala concerto di Napulitanata, sotto i portici della galleria Umberto a Napoli. Uno spazio che ha già visto transitare nei suoi locali oltre 50mila spettatori tra turisti provenienti da tutto il mondo e napoletani. A fare gli onori di casa, oltre a Matania, il coordinatore delle Politiche Culturali del Comune di Napoli, Sergio Locoratolo, l’interprete andalusa Jihan e il musicista portoghese Ricardo Pons. Seguirà una speciale lectio del musicologo e compositore Pasquale Scialò, che sarà aperta agli studiosi, ai turisti e agli appassionati di canzone napoletana per illustrare quali sono le affinità con il fado e il flamenco.

SERATA FINALE DI “SEA AND YOU” ANCHE IN DIRETTA STREAMING

A Galleria Toledo, anticipa Matania, “il pubblico dovrà immaginarsi in una casa do fado, in un tablao e a Napulitana per assistere a tre set di venticinque minuti ognuno che gli permetterà di immergersi in queste tre tradizioni musicali. La serata sarà presentata da Gianni Simioli. Ospite d’onore, il cantautore Enzo Gragnaniello”. Visto il sold out il concerto si potrà vivere anche in diretta streaming sui canali social del festival.

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