Bonus nido 2024, domande protocollate e nessun pagamento. Ecco cosa sta succedendo

ROMA – Le chat delle mamme dell’asilo nido sono intasate da giorni e i messaggi sono sempre gli stessi: “Vi hanno pagato il bonus nido?”, e anche: “Ma quando paga l’Inps il bonus nido?”. I pagamenti, a quanto si apprende, sono in regola fino al mese di dicembre 2023 ma dall’inizio dell’anno ancora nessun accredito. Le pratiche in alcuni casi non sono neanche protocollate, e anche quando lo sono (da mesi), non risultano mai ‘chiuse’ affinché il pagamento venga effettuato sul conto corrente o tramite il metodo scelto da ogni singolo genitore. I genitori sono (giustamente) preoccupati, il bonus è un supporto alcune volte fondamentale per chi ha bambini sotto i 3 anni di età.

LA RISPOSTA DELL’INPS

Sulla pagina ufficiale dell’Istituto di previdenza dedicato alla famiglia una mamma scrive: “Siamo al 15/04 e pratiche Bonus Nido ancora protocollate! Tra 10 giorni bisognerà pagare anche la retta di maggio! Non è accettabile essere trattati così. Smettetela almeno di dare risposte ‘standard’. Occorrono informazioni precise!! Cosa sta succedendo?! Dateci dei riscontri esaustivi! L’istituto ormai non può più tenere fede agli impegni presi perché siamo in ritardo di troppi troppi giorni, l’unica cosa che può fare è dire la verità!”. Questa la risposta dell’Inps: “L’Istituto è a lavoro per mantenere gli impegni presi con i cittadini, ma non abbiamo delle date di pagamento al momento. Ci spiace e ci scusiamo del disagio“. Su un altro messaggio scrivono anche altri messaggi di scuse: “Ci spiace molto per il disagio che comprendiamo. L’Istituto è a conoscenza della situazione e sta lavorando per tenere fede agli impegni presi con i cittadini. Appena avremo novità ve le comunicheremo come di consueto. Purtroppo tramite social non possiamo aiutare più di così, ricordiamo che la nostra social media policy non ci consente di accedere alle singole pratiche o di fare previsioni su tempistiche e pagamenti”.

CONTATTARE L’INPS TRAMITE MAIL O CALL CENTER

A chi ha scritto direttamente all’Istituto tramite una mail è stato risposto così: “Situazione al 18/4: all’ennesimo messaggio INPS risponde sostiene che entro aprile inizieranno a processare le domande. Ho fatto presente che alla fine di aprile mancano 7 giorni, mi hanno risposto con l’ennesimo copia e incolla dicendo che ci vogliono almeno 30 giorni da quando la domanda è protocollata. Ho attualmente scritto alla direzione del Piemonte invitando anche ad aggiornare la famosa nota 1024 del 11-03-2024, risponderanno anche loro con un copia e incolla. Insomma, non si capisce più nulla, tra poco saremo alla quinta mensilità caricata, non male”. Insostenibile anche la situazione che trova chi cerca di contattare il call center: “Con il call center è impossibile parlare a qualsiasi ora- si legge sui social- Dopo un po’ che sono in linea mi viene detto che gli operatori sono tutti impegnati e che la chiamata non può essere accolta e cade la linea. La sede INPS di competenza mi ha detto che le pratiche loro non le vedono neanche ed erano anche meno preparati di un cittadino qualsiasi”.

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