ROMA â Nelle scorse settimane della âLocanda dei Girasoliâ si era parlato grazie alla donazione dei tifosi della Roma, dopo la raccolta fondi iniziata per pagare la multa di Gianluca Mancini. Il difensore giallorosso era stato multato per lâesultanza post derby, ma lui stesso aveva chiesto di dirottare quei fondi proprio alla Locanda.
Ora lâannuncio de âil sogno svanitoâ: la Locanda, infatti, restituirĂ le chiavi allâAter. âEra luglio del 2022 quando alla Locanda dei Girasoli fu consegnato, dallâAter, un immobile in via Taranto 54, precedentemente oggetto di sequestro a Forza Nuova- si legge nella nota della Locanda dei Girasoli- Sembrava un sogno: una nuova opportunitĂ per continuare unâesperienza ventennale nellâinserimento lavorativo di ragazzi con sindrome di Down e disabilitĂ cognitive. Per 18 famiglie, questo significava sperare in un futuro di dignitĂ per i propri figli. Lâedificio era in pessime condizioni, ma ci era stata promessa assistenza completa dalla Regione e da fondazioniâ.
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Tuttavia, continua, âdopo due anni, nulla è cambiato. Nessuno si è attivato per contribuire al restauro, il cui costo è di circa 400.000 euro. La nuova cooperativa, che ha accettato lâarduo compito di portare avanti questo progetto, non dispone dei fondi necessari. Tutte le richieste di aiuto sono rimaste senza risposta. Abbiamo lasciato il sogno per trovarci nel buio totale, e ora lâAter, vedendo che non riusciamo a recuperare lâimmobile, chiede la restituzione. Questo sarĂ il giorno 30 aprile ore 11,00 in cui tutto è cominciato: via Taranto 54. Riconsegnare le chiavi rappresenta una sconfitta per tutti, nessuno esclusoâ.
Continua il comunicato: âNon ci sono parole per giustificare questa situazione. Non câè spazio per le dispute politiche o per attribuire colpe. Resta solo lâamarezza nel vedere che siamo stati abbandonati al nostro destino, senza speranza di ricreare unâesperienza che è stata un esempio in Italia e allâestero. Unâesperienza che ha formato decine di ragazzi disabili e ha offerto speranza a centinaia di famiglie. Quando una societĂ che si definisce inclusiva perde di vista questi valori, è difficile credere che le parole spese siano parte di una vera strategia per risolvere i problemi dei ragazzi disabili. Tuttavia, nonostante tutto, noi continueremo. Abbiamo una missione che non possiamo abbandonare: nessuno deve essere lasciato indietro. Proseguiremo con altre attivitĂ che permetteranno ai nostri ragazzi attuali e a quelli futuri di essere parte integrante della comunitĂ . Ringraziamo con affetto tutti coloro che ci sostengono in questo momento, assicurando loro che continueremo nel nostro impegno per la civiltĂ , verso quelle persone troppe volte dimenticateâ.
La nota pubblica sui social ha provocato sdegno e rabbia per questo epilogo. âQuanto vi capisco! Sono una volontaria disabile di un associazione di clownterapia del salento- scrive una utente- tra i tanti progetti che portiamo avanti lâinclusione e vi posso assicurare che è la lotta di ogni giorno! Le istituzioni assenti è vergognoso! Non mollateee!â. Scrive unâaltra follower: âĂ osceno tutto questoâŚfacciamo qualcosa!â. Câè anche chi propone una raccolta fondi: âcosa possiamo fare per aiutarvi? proviamo una raccolta fondi? un piccolo sforzo da parte di tanti potrebbe essere utileâ.
Dei disabili âal governo non interessa nullaâŚdevono pensare alle guerreâ, denuncia una ragazza. E poi lâappello a non cedere, a non andare avanti. Lo scrive Mattia, ma lo pensano tutti: âNon mollate, siamo con voiâ.
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