Dal Festival Sabir un appello per i migranti: “Le elezioni Europee diano una chance anche ai diritti”

ROMA – “Dopo l’approvazione del Patto su Asilo e Migrazione, chiediamo ai candidati alle prossime elezioni europee impegni concreti in tema di immigrazione e diritto d’asilo anche per cambiare la rappresentazione negativa e strumentale del fenomeno, e puntando all’interesse generale dell’Italia e dell’Ue”. Questo l’appello lanciato dal panel conclusivo della decima edizione a Prato del Festival Sabir, evento diffuso e spazio di riflessione sulle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa. Nell’incontro ‘Dove finisce l’Europa’, i promotori hanno definito il nuovo Patto “un pacchetto di strumenti che avrà implicazioni devastanti sul diritto d’asilo, favorendo detenzioni arbitrarie e violazioni dei diritti fondamentali delle persone migranti, senza fare alcun passo avanti verso il miglioramento del sistema d’asilo europeo”.

La proposta arriva all’indomani della decisione del tribunale Trapani di archiviare quella che è stata definita “la maxi inchiesta contro le navi delle ong” nel Mesiterraneo, aperta nel 2017. Alla Dire il responsabile migrazioni di Arci, Filippo Miraglia, dichiara: “Ci aspettavamo questa vittoria. Una volta di più- prosegue- la giustizia ha sancito che salvare vite in mare non è reato, anzi andrebbe premiato chi lo fa. Non ceiminalizzato”. Il responsabile osserva che la flotta di navi di ricerca e soccorso “non basta a salvare tutti a fermare la strage in atto” e quindi cita come risolutive alcune delle proposte contenute nel decalogo: “una missione di soccorso europea, stop alle esternalizzazioni e aumento delle vie d’accesso sicure e legali”. Dal titolo ‘Per una nuova stagione dei diritti, della solidarietà e dell’accoglienza in Europa”, il decalogo in particolare chiede: primo, monitoraggio e applicazione delle forme di tutela dei diritti fondamentali previste dalla normativa europea e internazionale nell’ambito delle pericolose procedure che entreranno in vigore con il nuovo Patto; secondo, norme che consentano alle persone di entrare nell’Ue per ricerca di lavoro, anche attraverso la figura dello sponsor e l’auto sponsorizzazione; terzo, Incremento delle opportunità di ingresso legale; quarto, forme di regolarizzazione ad personam legate al lavoro e al concreto livello di integrazione raggiunto sul territorio; quinto, modifica del Regolamento Dublino (nuovo Regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione – Ramm) cancellando il principio del Paese di primo approdo e consentendo una mobilità per i richiedenti asilo che prenda in considerazione i legami familiari e amicali; sesto, fine alle forme di detenzione amministrativa, trattenimento e confinamento delle persone migranti dentro e ai confini dell’Ue; settimo, cancellazione di ogni forma di esternalizzazione delle frontiere; ottavo, una missione di ricerca e soccorso europea nel Mediterraneo, impedendo le forme di criminalizzazione della solidarietà; nono, una nuova forma di Cittadinanza europea, che consenta ai bambini e alle bambine nate e cresciute nell’Ue di essere europei, introducendo per le persone di origine straniera residenti in Italia la possibilità di esercitare il diritto di voto alle amministrative; decimo, spazi pubblici di confronto fra istituzioni, società civile e organizzazioni di migranti e rifugiati, dando voce e soprattutto a questi ultimi.

La decima edizione del Festival Sabir a Prato ha visto la partecipazione di oltre 1600 persone e più di 80 relatori e relatrici per 45 eventi: 30 seminari e incontri, 3 formazioni, 3 presentazioni di libri, 3 concerti, 2 proiezioni di film, 4 mostre. Il tutto gestito grazie alla presenza di oltre 100 persone tra staff e volontari. La seconda parte della decima edizione sarà a Roma, dal 10 al 12 ottobre. Il Sabir è promosso da ARCI insieme a Caritas Italiana, ACLI e CGIL, e ha goduto della collaborazione di con la collaborazione di ASGI, Carta di Roma, UCCA, ARCS, A Buon Diritto e UNIRE, del il patrocinio del Comune di Prato, di Rai per la Sostenibilità ESG e della media partnership della TGR Toscana, Rai Radio3 e Agenzia di stampa nazionale DIRE.

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