ROMA – “Chiusura museo”. È la scritta che campeggia oggi sul sito della Galleria Borghese, che avverte: “Avvisiamo i visitatori che oggi, 19 aprile 2024, il museo rimarrà eccezionalmente chiuso al pubblico. Ci scusiamo per ogni eventuale disagio”.
Uno stop evidentemente inaspettato che desta la sorpresa non solo dei visitatori, che oggi trovano inaccessibile uno dei siti più visitati della Capitale, ma anche del sindacato Flp Mic. “Che l’apertura al pubblico dei luoghi della cultura come servizio essenziale, imposta in forma autoritaria con un decreto legge da Renzi e Franceschini nel 2015, fosse un’iniziativa volta a comprimere i diritti dei lavoratori, questo è ormai un dato inconfutabile. Ma, se mai fosse necessaria una prova ulteriore, ecco che si scopre che oggi la Galleria Borghese a Roma (oltre mezzo milione di visitatori all’anno) non consentirà l’ingresso dei visitatori ‘per una visita esclusiva per 120 persone con cena a seguire’”. È dunque un evento “privato” la causa della chiusura del museo “con buona pace di quanti avevano programmato una
visita nella certezza di trovare la Galleria aperta. Da oggi- prosegue il sindacato- quindi la fruizione dei luoghi della cultura sarà un servizio pubblico essenziale ‘a corrente alternata’, derogabile nel caso in cui un privato abbia la facoltà di far chiudere le porte di un museo in faccia ai visitatori. E dire che solo pochi giorni fa il Direttore Generale dei Musei, Massimo Osanna, richiamando proprio il dettato della Legge 182/2015, aveva negato ai lavoratori di Castel Sant’Angelo la possibilità di chiusura del monumento per qualche ora dopo la tragica scomparsa di un giovane collega avvenuta in circostanze drammatiche durante il servizio. Cos’altro aggiungere?”.
Il coordinatore generale di Flp, Rinaldo Satolli, aggiunge che “ho dato mandato alle nostre strutture territoriali di avviare formalmente la richiesta di acquisire tutti gli elementi per comprendere la legittimità dell’iniziativa“.
L’articolo Galleria Borghese chiusa per evento privato, il sindacato: “Verifichiamo se è legittimo” proviene da Agenzia Dire.
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