Il Pd presenta i suoi nomi siciliani alle Europee, pace fatta con Bartolo

PALERMO – “Ci eravamo imposti di allestire una lista il più forte possibile e credo che il risultato sia stato raggiunto”. Lo ha detto il segretario del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, a Palermo, presentando i cinque candidati siciliani alle elezioni europee per la Circoscrizione Isole. Accanto alla segretaria Elly Schlein, capolista, ci sarà il senatore Antonio Nicita. Terza piazza per la giornalista Rai Lidia Tilotta, candidata come indipendente. Al quarto posto l’eurodeputato uscente Pietro Bartolo, medico di Lampedusa che ha annunciato di volere restare fra i dem “per continuare il lavoro iniziato”. Quinta l’ex deputata Maria Flavia Timbro, sesto il consigliere comunale di Palermo ed ex parlamentare regionale Giuseppe Lupo.

BARBAGALLO: “GRAZIE SCHLEIN, CAPOLISTA NELLE ISOLE”

A questi sei nomi si aggiungeranno un uomo e una donna designati dal Pd sardo. “Ringrazio Elly Schlein per avere accettato la proposta del Pd siciliano di fare da capolista nel collegio Isole ha aggiunto Barbagallo -. La nostra campagna elettorale sarà incentrata sul contrasto all’autonomia differenziata e sulla difesa della legalità”.

LE RAGIONI DELLE CANDIDATURE

Il primo a spiegare i motivi alla base della candidatura è stato Nicita: “Bisogna rilanciare l’insularità di Sicilia e Sardegna come momenti fondamentali di applicazione di quella parte del trattato dell’Unione europea che parla di rilancio per queste zone”, ha affermato il senatore dem. “Ho accettato la proposta del Pd e della segretaria Schlein con l’idea di potere fare la mia parte per migliorare le cose – le parole di Tilotta -. Dobbiamo prendere le istanze dei territori e portarle a Bruxelles”.

Bartolo, unico deputato europeo dem uscente del collegio isole, ha parlato di immigrazione: “L’Europa fa accordi con paesi nei quali vige la dittatura, che tra l’altro poi non funzionano. Non capisco perché si continui a battere questa strada”. Il medico di Lampedusa ha messo da parte le perplessità dei giorni scorsi: “Resto nel Pd, voglio continuare il lavoro iniziato in questi cinque anni”. Bartolo ha messo da parte le perplessità dei giorni scorsi, nate dopo l’ufficializzazione delle liste: “Resto nel Pd per continuare il mio lavoro, non cambio partito anche se altri mi hanno cercato”.

Timbro, invece, ha guardato alla sua candidatura come a un modo per “accendere i riflettori sulla città di Messina, che sta vivendo una battaglia importante come quella contro il Ponte. Quella – ha spiegato – è un’opera che combattiamo da sempre e non per ragioni ideologiche ma perché abbiamo un’idea diversa di sviluppo”. Per Lupo, invece, riflettori accesi sulla “necessità di riportare la pace”: “Al punto in cui siamo – ha evidenziato – serve una Unione europea autorevole che possa essere in grado di avviare un’iniziativa diplomatica credibile. Tra poco ci saranno le elezioni anche negli Usa – ha concluso -. Non possiamo consentire che l’Ue si sposti a destra, perché c’è il rischio che si crei un asse pericoloso per l’ordine mondiale”.

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