Il premier albanese Edi Rama contro Report: “Puntata schifosa”. La ricostruzione dei fatti

ROMA – Il premier albanese Edi Rama contro Report. Il primo ministro si affida a un lungo post su X per rispondere alla trasmissione Rai che ha dedicato un servizio sui termini dell’accordo Italia-Albania in materia di gestione dei flussi migratori.

Nel corso della puntata andata in onda lo scorso 21 aprile, il giornalista Giorgio Mottola mette in evidenza che “i costi (per la realizzazione dell’hotspot) sono già fuori controllo. A fronte dei 650 milioni di euro inizialmente preventivati per 5 anni, la spesa complessiva potrebbe superare la soglia di 1 miliardo di euro. Spenderemmo dunque cifre spropositate, rispetto ai costi di gestione ordinari in Italia, per spedire in Albania a mala pena 3000 migranti all’anno che comunque dovranno successivamente essere trasferiti in Italia. Dunque, chi beneficerà davvero di questo accordo? Report ha trovato alcune inaspettate e inquietanti risposte in Albania, definita da molti osservatori internazionali un “Narcostato” a causa del forte condizionamento dei cartelli della mafia albanese sulle attività del governo. Una mafia cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni, sotto lo sguardo vigile anche delle autorità italiane”.

I TRASCORSI LAVORATICVI DEL SEGRETARIO AGACI

Il riferimento è al segretario della presidenza del consiglio albanese, Engjell Agaci, che in passato avrebbe rivestito l’incarico di legale difensore di alcuni narcotrafficanti albanesi in Italia. Secca la replica del capo di Governo albanese: “Se per questo programma del Servizio Pubblico un avvocato penalista di uno Stato di Diritto, che di regola non vive diffendendo santi ma difendendo presupposti criminali o criminali poi condanatti, deve per questo essere aggredito come fosse egli stesso criminale, allora qui per trovare una logica simile è inevitabile ricorrere al ricordo dell’Albania quando la figura dell’avvocato difensore venne seppellita dal regime sanguinario communista come i lebrosi nel Medioevo. Errare è umano, ma perseverare è diabolico”.

LA REPLICA DI REPORT

Alle parole di Edi Rama, sono seguite quelle della trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci. Ecco quanto si legge sul sito: “Report ha inviato a tutti i soggetti menzionati nel corso dell’inchiesta una formale richiesta di intervista. Sia Edi Rama che Enjell Agaci hanno rifiutato di fornire il proprio punto di vista sui fatti narrati davanti alle nostre telecamere. Inoltre, solo dopo molti solleciti, l’avvocato Agaci ha inviato una risposta alle nostre domande, limitandosi laconicamente a confermare le informazioni in nostro possesso. La sua missiva è stata pubblicata sul sito di Report“.

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