Il generale snobba: “Problemi loro”. Ma da FdI l’avvertimento: ‘DistruggerĂ la Lega’
Milano, 26 apr. (askanews) – Sono passate meno di 24 ore dall’ufficialitĂ della candidatura di Roberto Vannacci, e le acque nel centrodestra iniziano ad agitarsi. I malumori di molti leghisti erano previsti, ma la tensione è anche con Fratelli d’Italia, col commento sarcastico del ministro Guido Crosetto e la risposta piccata del vice segretario del Carroccio Andrea Crippa.
L’insofferenza di parte della Lega giĂ traspariva: l’ex ministro Gianmarco Centinaio, prima ancora dell’ufficialitĂ , chiariva: “Se Vannacci sarĂ candidato nella mia circoscrizione non lo voterò, sceglierò uno della Lega che si è fatto il mazzo sul territorio”. Lo stesso concetto espresso oggi, seppure piĂą elegantemente, dal governatore del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga: “Spero possa contribuire ad ottenere un buon risultato per la Lega, ma io sono molto contento dei candidati proposti in Friuli-Venezia Giulia, candidature di valore ed espressione del mio territorio e lavorerò per questi tre candidati, visto che al massimo si possono esprimere tre preferenze”. Del resto, gli eletti della Lega saranno molti di meno dell’ultima tornata: i piĂą ottimisti si spingono a 7-8 eletti contro i 29 del 2019. La battaglia anche interna per l’elezione è serrata, e un leghista “del territorio” rischia di dover cedere il proprio seggio proprio al generale, indipendente e senza tessera.
Lui intanto snobba le polemiche: “Problemi loro, io non ho la tessera”, dice in radio. E conferma che in qualche circoscrizione sarĂ lui a guidare l’elenco dei candidati leghisti: “Le decisioni le prenderĂ il partito, ma in qualcuna immagino sarò capolista”. Non un problema, per i fedelissimi salviniani (“Chi esprime la preferenza arriva al seggio giĂ sapendo per chi votare, non guarda le liste. Vannacci aiuterĂ a a prendere qualche seggio in piĂą”), ma puntare su un indipendente che assorbirĂ molto spazio “leghista” anche sui media è sicuramente motivo di malumore per chi chiede – da tempo – una Lega che torni a guardare con piĂą attenzione ai territori.
Un nervosismo che si estende anche ai rapporti con gli alleati. Da ministro della Difesa, Guido Crosetto commenta con sarcasmo: “La candidatura di Vannacci è win-win: un bene per lui, un bene per la Lega, un bene per l’Esercito”, che si ‘liberebbe’ del problema costituito negli ultimi mesi dal generale. Commento che provoca la reazione, dura, del vice segretario leghista Crippa: Anche Crosetto ha tanto seguito nelle Forze Armate e in Leonardo. E visto che ha così tanto seguito si candidi…”. E un alto dirigente di FdI osserva: “Da indipendente Vannacci potrĂ fare quello che vuole, mentre la candidatura in piĂą circoscrizioni gli darĂ la possibilitĂ di scegliere chi ‘fare fuori’… Così rischia di distruggere la Lega”.