Tg Politico Parlamentare, edizione del 22 aprile 2024

EUROPEE. SCHLEIN CANDIDATA: MA NIENTE NOME NEL SIMBOLO

La segretaria del Pd Elly Schlein sarà capolista al Centro e nelle Isole nelle europee ma nel simbolo non ci sarà il suo nome. In una diretta Instagram la dem presenta le liste in cui compaiono i giornalisti Andrea Tarquinio e Lucia Annunziata e poi tra gli altri Stefano Bonaccini, Antonio Decaro, Dario Nardella e Nicola Zingaretti. Schlein prende atto che quella di inserire il suo nome nel simbolo è sembrata “un’idea più divisiva che rafforzativa” mentre la sua candidatura, spiega, serve a “portare il Pd più in alto possibile” in “una sfida cruciale”. Nel simbolo depositato al Viminale compare invece il riferimento al Pse. In vista del voto arriva un appello dal presidente della Repubblica Sergio Mattrella che di fronte a “un grande esercizio di democrazia”, si augura vi sia “una grande partecipazione al voto”. Intanto, in Basilicata si profila la vittoria del governatore uscente del centrodestra Vito Bardi.

DEF ALLA CAMERA, BANKITALIA: RISCHI CRESCITA AL RIBASSO

Il documento di economia e finanza è atteso mercoledì nell’aula della Camera. Oggi diversi i soggetti ascoltati nelle commissioni Bilancio di Montecitorio e Senato. L’Istat pone l’accento sulle previsioni troppo ottimistiche del documento, segnalando che il deficit del 2023 non è il 7,2% come indicato nel Def in discussione ma al 7,4%. Una revisione, spiega l’Istat, che “recepisce le più recenti evidenze quantitative sulla spesa per i crediti d’imposta connessi al Superbonus”. Per Bankitalia se i rischi per la crescita sono “orientati al ribasso”, il Pnrr “è quanto mai decisivo per conseguire i tassi di sviluppo delineati nel quadro del Governo”. Sempre la Banca d’Italia mette inoltre in guardia sui rischi relativi a un’ulteriore proroga del cuneo fiscale che “accrescerebbe l’incertezza sull’evoluzione futura dei conti pubblici”.

DONNE. LANDINI: SULL’ABORTO REGRESSIONE INACCETTABILE

Sull’aborto il governo si deve fermare. Domani la Cgil e la Uil saranno in piazza, davanti al Senato, per protestare contro l’emendamento, inserito dal governo nel decreto sul Pnrr all’esame di palazzo Madama, per la presenza di volontari ‘pro life’ nei consultori. Maurizio Landini, in occasione della assemblea nazionale delle donne a Firenze, sottolinea che “l’idea del controllo sul corpo delle donne è una regressione inaccettabile”. Per il sindacalista “quella per l’autodeterminazione delle donne è una battaglia civile e culturale di tutto il Paese”. La Cgil con la sua piattaforma chiede “una quota percentuale di posti di lavoro destinata alle donne, almeno fino a quando non saranno risolti i circa 18 punti percentuali di divario tra occupazione maschile e femminile”. Sul fronte maternità che è ” motivo di una feroce discriminazione lavorativa” servono più posti negli asili nido e “il congedo di paternità deve essere paritario”.

RAI. CASO SCURATI, VERTICI IN VIGILANZA L’8 MAGGIO

Continua la polemica sul caso Scurati. Sabato la conduttrice Serena Bortone denuncia che nella puntata di “Che sarà” salterà il monologo dello scrittore sul 25 aprile. Scoppia la reazione delle opposizioni che parlano di “censura di regime” mentre la Rai esclude una censura e avvia una “istruttoria per verificare se ci siano stati errori”. La premier Giorgia Meloni accusa la sinistra di creare un caso ad hoc e pubblica sui social il monologo in cui lo scrittore afferma che finché la parola antifascismo “non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana”. Intanto i vertici Rai verranno convocati in commissione di vigilanza l’8 maggio. Per il leader di Italia Viva Matteo Renzi “Meloni si occupa di Rai con modi goffi”. Per il senatore “in Rai non c’è il fascismo alle porte ma tanta mediocrità”. Sul fronte della maggioranza il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri osserva che “Scurati poteva andare in onda a titolo gratuito” e assicura che sarà fatta “chiarezza in Commissione di Vigilanza”.

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