ROMA – Il governo ha incassato la fiducia del Senato sul decreto legge recante ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). I sì sono stati 95, i no 68 e 1 astenuto. Il decreto è così convertito definitivamente in legge.
Il provvedimento contiene la norma contestata dalle forze di opposizione, sulla presenza delle associazioni pro vita nei consultori.
Questo il testo: ‘Norme in materia di servizi consultoriali’ 1. Le regioni organizzano i servizi consultoriali nell’ambito della Missione 6, Componente 1, del PNRR e possono avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità.
LE NOVITÀ IN MATERIA DI SANITÀ
Dal dirottamento di circa 1,2 miliardi per l’ammodernamento degli ospedali dal Piano nazionale complementare ai fondi per l’edilizia sanitaria alla decisione dell’Italia di non aderire alla rete green pass dell’Oms, fino all’apertura voluta dalla maggioranza di aprire le porte dei consultori anche agli enti del Terzo settore come le associazioni pro-vita. Sono alcuni punti che riguardano la sanità contenuti nel decreto Pnrr. Tra le altre cose, è previsto il superamento del limite del 50% della spesa sostenuta nel 2009 per le assunzioni di medici e professionisti sanitari e sociosanitari con contratti a tempo determinato, inoltre, e nuovi criteri per le assunzioni a tempo indeterminato negli enti del Servizio sanitario nazionale e per la valorizzazione del personale. Cambiano ancora i limiti assunzionali per le aziende ospedaliero universitarie e viene superata la necessità di una consultazione preventiva del garante della privacy per l’avvio progetti di ricerca sanitaria.
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