Allergie di primavera: ne soffrono 20 milioni di italiani. Come difendersi?

Circa venti milioni di italiani soffrono di allergie stagionali: tra di loro un milione e 200.000 bambini. I principali disturbi legati ai pollini sono il prurito a naso e occhi, la rinite, il mal di testa, e in molti casi la tosse e l’asma. Tra le piante responsabili di allergie ci sono le graminacee, la parietaria, l’ambrosia e le betulle, ma anche il cipresso, la mimosa, l’ulivo e la quercia sono in grado di scatenare una risposta immunitaria nei soggetti predisposti. “A prima vista i sintomi delle allergie possono essere confusi con quelli di un innocuo raffreddore – spiega Susanna Esposito, presidente dell’Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici (WAidid) e professore di Pediatria all’Università degli Studi di Perugia – ma se persistono, occorre rivolgersi al medico o, nel caso di piccoli pazienti, al pediatra. Se trascurati, infatti, possono diventare cronici con conseguenze importanti come rinosinusite, crisi d’asma e difficoltà respiratorie. Adottare alcuni accorgimenti e seguire le indicazioni terapeutiche del proprio medico consentirà di tenere sotto controllo i fastidi tipici dell’allergia”. Per difendersi dalle allergie WAidid fornisce un piccolo vademecum in 10 punti: 1. Limitare il tempo trascorso all’aperto nelle ore centrali della giornata quando è più alta la concentrazione di pollini 2. Evitare di aprire le finestre nelle ore più calde della giornata. Un buon ricambio d’aria degli ambienti è importante, ma è opportuno farlo al mattino presto o in tarda serata, quando la concentrazione di pollini è più bassa 3. Evitare di stare all’aperto dopo la pioggia. Questa, infatti, riduce in frammenti più piccoli i pollini che possono raggiungere più facilmente le vie respiratorie 4. Consultare il calendario dei pollini può aiutare a calibrare il tempo che si può trascorrere all’aria aperta 5. Viaggiare in auto tenendo i finestrini chiusi. Se possibile, utilizzare i filtri antiparticolato e sostituirli annualmente, preferibilmente alla fine dell’inverno 6. Fare la doccia e lavare i cappelli quotidianamente. I pollini, infatti, si depositano sui capelli con il rischio respirarli anche durante la notte 7. Indossare una mascherina e occhiali da sole durante le passeggiate in bicicletta e all’aria aperta 8. Mettere da parte tappeti e, se possibile, lavare frequentemente le tende in cui si depositano particelle allergizzanti 9. Evitare i luoghi in cui è stata da poco falciata l’erba. Se non è possibile, utilizzare una mascherina. 10. Non assumere farmaci senza il consulto del medico. Evitare il ‘fai da te’ e seguire scrupolosamente le indicazioni terapeutiche del medico Se si sospetta un’allergia, il medico o il pediatra curante richiederà il consulto dell’allergologo. La diagnosi avviene generalmente attraverso il prick test, un test cutaneo in cui vari allergeni vengono messi a contatto con la pelle del paziente, così da valutare eventuali reazioni. Una volta accertata l’allergia, per attenuare i disturbi, il medico prescriverà cortisonici in spray per via nasale o antistaminici per bocca, da utilizzare per tutto il periodo della manifestazione sintomatica.

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