ROMA – “Al ballottaggio non farò accordi con nessuno. Ho presentato una lista civica che non risponde ai partiti e un programma di 1.500 pagine. Io parlerò con i cittadini perchĂ© quando si accetta un appoggio da qualcuno al ballottaggio lo si fa in cambio del fatto che poi bisogna far gestire a quel qualcuno un pezzo di cittĂ , come i trasporti o i rifiuti. Ma così si ricomincia da capo da capo. Io, invece, non farò accordi con qualcuno che mi dirĂ : ‘ok ma ora metto io quello che gestisce Ama o qualcos’altro'”. Così il candidato sindaco di Roma e leader di Azione, Carlo Calenda, ospite della trasmissione TagadĂ .
“MATONE PROSINDACO DI CENTRODESTRA? SARĂ€ COME LA PRO LOCO…”
L’ex ministro ha anche detto la sua sulla decisione del centrodestra di candidare il ticket Enrico Michetti-Simonetta Matone per il Campidoglio, con l’ex procuratrice del Tribunale dei minori che assumerebbe l’incarico di prosindaco. “Non so cosa sia. SarĂ tipo la pro loco – ha ironizzato Calenda – Comunque Michetti e Matone non li conosco. Posso dire, comunque – ha aggiunto il leader di Azione – che un fan totale della Meloni mi ha detto recentemente che se non avessero messo uno buono avrebbe votato per me. Poi ha confermato la scelta per me… Se pescherò a destra? Io parlerò a tutti i cittadini romani. Alle elezioni per il sindaco non si può parlare solo ai cittadini di sinistra o di destra”. Infine, dopo che Matteo Renzi ha dichiarato che se potesse votare a Roma sceglierebbe il candidato di Azione per il ruolo di primo cittadino, Calenda ha dichiarato: “Non ci sentiamo da parecchio tempo ma sono contento abbia detto che se fosse di Roma voterebbe per me”.
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