Con “La Cucci a caccia” di prelibatezze culinarie su e giù per l’Appennino emiliano

di Angela Zocco

BOLOGNA – Per una volta parliamo di pandemia in maniera leggera (si può fare, anche durante una guerra le persone fanno cose belle come innamorarsi e fare figli). Partendo da questo presupposto,  ognuno di noi ha una lista più o meno lunga di cose che “non si possono più fare”, ma parliamoci chiaro: una delle cose totalmente cancellate dal panorama delle possibilità di noi gente comune è viaggiare. Quindi ognuno si è costruito la propria alternativa fosse anche solo il percorso salute del parco dall’altra parte della città, qualsiasi cosa pur di cambiare orizzonte per poche ore, ma il territorio che probabilmente più di ogni altro sta vivendo una sorta di nuovo rinascimento proprio a causa della pandemia è la montagna, sinonimo di pace, tranquillità, aria buona e certamente l’opposto del concetto di “assembramento”. Escludendo le ambite Alpi, il resto dell’Italia è attraversato dagli Appennini: dimenticati, abbandonati, buoni tuttalpiù per una cena al fresco la domenica sera d’estate. Fino ad oggi. 

Spuntano in ogni dove percorsi più o meno antichi da percorrere a piedi o in mountain bike, lunghi decine quando non centinaia di chilometri. Ho visto persone abituate a calzare normalmente un tacco 12 acquistare (online, naturalmente) l’ultimo modello di scarpe da trekking, altre avvezze tuttalpiù al calcetto con gli amici una volta al mese partire in bicicletta la domenica mattina verso mete non ben definite (ma sempre dentro i confini concessi dal colore regionale) fasciati in tutine di materiale supertecnico e mai più tornare. Ma non siamo tutti così. 

Per scoprire un nuovo modo di vivere le ore di libertà che oggi ci sono concesse dalla situazione ecco una nuova mini-serie di divertenti appuntamenti video dal titolo “La Cucci a caccia in Appennino” creati dalla giornalista bolognese Benedetta Cucci che a partire da sabato 1 maggio verranno pubblicati con cadenza mensile sul canale Youtube “La Cucci a caccia”.

Nove episodi firmati dal duo “Cucci&Cash” dove una giornalista fieramente metropolitana, che conosce a menadito tutte le capitali europee e non disdegna i viaggi (urbani) intercontinentali, si avventura con una curiosità a tratti naif in un territorio a lei fondamentalmente sconosciuto. Vestita come se andasse ad un cineforum, incontra gli abitanti dei luoghi che visita per scoprire il “dietro le quinte” dell’Appennino bolognese e, da nota food blogger quale è, non può esimersi dall’esplorare le prelibatezze locali, che sono poi il fine ultimo di quasi tutti noi che “andiamo in Appennino una volta ogni tanto”. Il primo episodio infatti sarà dedicato allo zuccherino montanaro,  raccontato e realizzato in diretta dalla chef Lucia Antonelli de “La Taverna del Cacciatore” di Castiglione dei Pepoli (da molti considerata la regina internazionale del tortellino). 

LEGGI ANCHE: In questa Bologna “fragile” e “diseguale” servirebbe un sindaco “femminista” “dalla parte di chi lavora”

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