Anna Maria Staiano è la nuova presidente della Società italiana di Pediatria

ROMA – Per la prima volta in 123 anni sarà una donna a guidare la Società italiana di pediatria (Sip), la storica società scientifica che associa ben 11mila pediatri italiani del mondo ospedaliero, universitario e del territorio. Annamaria Staiano, professoressa ordinaria di Pediatria presso l’Università di Napoli Federico II, è stata eletta oggi alla presidenza della Sip dall’Assemblea dei soci, in occasione del 76° Congresso italiano di pediatria, in corso in modalità telematica fino al prossimo 28 maggio. La neoeletta entrerà in carica il primo giugno e guiderà la Sip sino al 2024, succedendo al presidente uscente Alberto Villani che ha affiancato in questi anni come vicepresidente.

“L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha evidenziato criticità nel nostro sistema sanitario nazionale, per cui è fondamentale pensare a una riorganizzazione dell’assistenza pediatrica- afferma la presidente eletta Sip- a partire dalla formazione di tutte le figure professionali, mediche e non, coinvolte nello sviluppo psico-fisico del bambino. Abbiamo la straordinaria occasione di tradurre quello che oggi l’emergenza ci insegna in opportunità, per proteggere la salute dei bambini e il loro ambiente di riferimento. La complessità dei tempi richiede, infatti- prosegue Staiano- una visione culturale ampia e complessiva che oltrepassi gli steccati dei livelli assistenziali e che valorizzi l’età pediatrica nell’era dell’innovazione tecnologica. Ritengo auspicabile- aggiunge la pediatra- un utilizzo sempre più ampio della tecnologia, mediante l’implementazione di supporti telematici che garantiscano una presa in carico globale del bambino, attraverso la condivisione di informazioni tra i diversi ambiti responsabili del suo benessere psicofisico (famiglia, scuola, sanità)”.

 Staiano dal 2019 è direttriche del dipartimento di Scienze mediche traslazionali dell’Università degli studi di Napoli Federico II.

I suoi interessi di ricerca riguardano in particolare la nutrizione e le intolleranze alimentari, la neurogastroenterologia e l’endoscopia pediatrica, i disordini funzionali gastrointestinali e della motilità esofagea, il microbiota intestinale e le malattie infiammatorie croniche intestinali. Lo studio di tali patologie ha portato alla pubblicazione di circa 300 manoscritti. La neoeletta alla presidenza della Sip ha contribuito alla definizione di linee guida internazionali sulla gestione del reflusso gastroesofageo, della stipsi cronica, dell’allergia alle proteine del latte vaccino e delle malattie infiammatorie croniche intestinali. È tra i soci fondatori della Sigenp (Società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica), di cui è stata presidente dal 2010 al 2013.

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