“La guerra russa in Ucraina è stata una sveglia per i Ventisette”
Bruxelles, 31 mag. (askanews) – La necessità di coordinare la spesa militare degli Stati membri per evitare doppioni, colmare le carenze e aumentare l’efficienza della difesa europea è stato uno dei temi al centro della seconda giornata del Consiglio europeo straordinario che si è concluso nel primo pomeriggio a Bruxelles. “La guerra, ancora una volta, è stata ed è una dura sveglia per i nostri Stati membri sulla necessità di rafforzare le nostre capacità di difesa”, ha affermato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen durante la confereza stampa al termine della riunione, riecheggiando quanto si legge nelle conclusioni del vertice. “Abbiamo assistito – ha ricordato von der Leyen – a diversi sviluppi positivi: siamo tutti consapevoli delle richieste di Finlandia e Svezia di aderire alla Nato, l’alleanza militare più forte del mondo, e trarranno grande beneficio dalla loro appartenenza. Ma c’è anche il fatto che, dall’inizio della guerra, i leader e gli Stati membri si sono fatti avanti e hanno annunciato ormai 200 miliardi di euro di spese militari extra. Ora è importante garantire di ottenere il massimo valore aggiunto da questo aumento degli investimenti”. “Conosciamo – ha continuato la presidente della Commissione – le sfide che esistono all’interno del modello europeo: il ritardo negli investimenti negli ultimi anni, e le lacune devono essere colmate. Ma la sfida più grande è la frammentazione che abbiamo all’interno dell’industria europea della difesa e la duplicazione dei sistemi d’arma, che portano a un aumento dei costi e a una ridotta interoperabilità. Dobbiamo migliorare questa situazione. E quindi, prima di tutto, è utile che il Fondo europeo per la difesa sia attivo e funzionante. È un forte incentivo a lavorare insieme”. Del programma pilota del Fondo europeo di Difesa, ha riferito von der Leyen, “hanno finora beneficiato più di 600 entità e 26 Stati membri, e questo è un inizio incoraggiante. Ma c’è anche un secondo elemento: ora che dobbiamo ricostituire le scorte di di materiale militare per sostituire quello che è stato inviato in Ucraina, ad esempio, è importante che questo sforzo sia coordinato. E per questo stiamo istituendo una Task Force”, che oltre ad assicurare il coordinamento dovrebbe anche evitare la competizione fra gli Stati membri. La Commissione proporrà, entro la fine di giugno, “di mobilitare 500 milioni di euro nei prossimi due anni dal bilancio dell’Ue per incentivare gli appalti congiunti a cui partecipano almeno tre Stati membri. E questo sarà – ha concluso von der Leyen – un progetto pilota per una proposta a più lungo termine che arriverà nel corso di quest’anno per un programma europeo di investimento nella difesa”.