Al via la campagna d’ascolto in vista del voto

I professionisti lanciano un appello alla politica, e numerosi sono i rappresentanti istituzionali, dei vari partiti e movimenti che hanno raccolto la sfida programmatica illustrata nel corso del forum romano. «Tutti dicono che serve un fisco semplice», ha spiegato il viceministro dell’economia Luigi Casero, «ma il problema è che poi il fisco semplice va attuato, confrontandosi con chi agisce sul campo tutti i giorni. E importante la collaborazione con i professionisti, i commercialisti, affinché l’attuazione delle norme che “entrano” nella vita del Paese sia il più semplice possibile». Quanto alla fatturazione elettronica, «è una grande scommessa verso la modernizzazione del Paese. Non può fallire: se dovesse andar male il Paese ritornerebbe indietro. L’importante è che la realizzazione di questa innovazione sia semplice e, nello stesso tempo, graduale». Andrea Mazziotti, presidente della commissione affari costituzionali, ha ricordato come «il nostro è un movimento liberale che vuole la semplificazione, e puntiamo a farla per le persone fisiche proponendo tre aliquote. Abbiamo poi una serie di proposte per i liberi professionisti e per le imprese, sia di semplificazione che di investimento da parte del bilancio dello stato per la riduzione fiscale per le imprese, in un quadro di solidità di bilancio. In questo periodo sentiamo promesse di tutti i tipi: la verità è che c’e’ una buona crescita e che bisogna puntare sulle imprese. Noi, ha sottolineato ancora, crediamo che si debba puntare sulle imprese e che la crescita debba partire da lì. Abbiamo allegato al nostro programma le proposte di Calenda e Bentivogli sul Piano industriale per l’Italia, pensiamo che si debba puntare su innovazione e semplificazione riduzione fiscale ripartendo da imprese e professio-ni». Anche Stefano Fassina, parlamentare di Liberi e Eguali, ha evidenziato la necessità di un sistema fiscale più semplice: «Bisogna fare tanto ancora per la semplificazione. Tantissimi contribuenti sono fortemente penalizzati dalla burocrazia, che talvolta costa di più dell’imposta che si deve pagare. Le modifiche al sistema fiscale non possono avere retroattività, e poi bisogna dare valore costituzionale allo Statuto del contribuente. Dunque, sì alla semplificazione, e sì anche all’equità: il sistema fiscale italiano deve rispettare il criterio della progressività». Marco Leonardi, Consigliere economico della Presidenza del Consiglio, ha puntato sulla centralità della famiglia: «Serve uno spostamento delle riforme per alleviare la tassazione sulle famiglie con figli, perché abbiamo un problema di eccessiva tassazione per chi ha figli. La flat tax? Non serve sostanzialmente a nulla». La rappresentante del Movimento 5 Stelle, la parlamentare Carla Ruocco, ha ribadito l’importanza dell’inserimento dello Statuto del contribuente in Costituzione: «E oggetto di una mia proposta di legge, ed è una battaglia da portare avanti. Dico sì ad una maggiore semplificazione, ed anche alla fatturazione elettronica. Che, però, deve essere attuata attraverso la collaborazione dei soggetti in campo, perché deve realmente rappresentare una semplificazione e non deve comportare alcun aggravio di costi». Tranchant Massimo Garavaglia, assessore all’economia della regione Lombardia, in qualità di rappresentante della Lega: «Ridurre la spesa non è la soluzione. Bisogna qualificarla, bisogna puntare sulla spesa di investimento. Noi proponiamo una “rivoluzione del buonsenso fiscale”. In più, occorre estendere il sistema forfettario per aggredire l’omessa fatturazione e l’economia informale». Ora la parola passa alla politica, e alle grandi sfide che dovrà affrontare.

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