Cumulo dei contributi, pratica dall’ultimo ente

È quasi a portata di mano la messa in opera del cumulo (gratuito) dei contributi versati in più di una Gestione previdenziale: è stato. infatti. sciolto il nodo sull’Ente istruttore della pratica per le domande di pensione di vecchiaia, che sarà quello di ultima iscrizione del professionista (l’Inps, oppure la Cassa privata). E quanto emerso dalla riunione che si è tenuta nel pomeriggio di ieri fra i tecnici dell’Istituto pubblico e quelli degli Enti previdenziali, che stanno definendo i contenuti della convenzione, che darà applicazione alla norma prevista dalla precedente legge di bilancio (236/2016). In via di risoluzione, inoltre, la questione della «provvista» (il contenitore ideato dall’Inps da costituire a copertura delle somme da erogare che spettano alle Casse, si veda anche ItaliaOggi del 18 gennaio 2018): gli esponenti dell’Adepp (l’Associazione degli Enti) hanno chiesto con forza la riformulazione dell’articolo della bozza di convenzione, perché vorrebbero avere chiarezza e controllo sin dall’inizio sulla quantificazione degli importi da accantonare (e non, eventualmente, riscuotere dei successivi rimborsi), e le loro richieste dovrebbero essere accolte quanto prima. L’Inps, infine, dovrebbe riuscire a fornire un testo con le revisioni concordate entro un paio di giorni, secondo quanto risulta a ItaliaOggi. E, in una riunione a breve scadenza, i tecnici potrebbero trovare l’intesa, e permettere l’utilizzo dello strumento del cumulo non oneroso dei contributi a tredici mesi dall’inserimento della norma nel nostro ordinamento.

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