Casse, ultime firme per il cumulo gratuito

Tassello dopo tassello si va ultimando il «puzzle» delle adesioni delle Casse previdenziali al testo dell’Inps che disciplina il cumulo gratuito dei contributi frutto di carriere «spezzate» (consentito dalla legge 236/2016): ultimo Ente, in ordine di tempo, a firmare e a inviare all’Istituto pubblico la convenzione per far mettere in moto lo strumento è stato l’Inpgi (giornalisti). L’intesa comprende sia gli associati alla gestione principale (i dipendenti), sia a quella separata (chi, cioè, svolge la professione giornalistica in regime di collaborazione coordinata e continuativa e i freelance) e, a quanto si apprende, sono finora «una trentina» le domande di accesso al trattamento in cumulo non oneroso che l’Inpgi ha trasmesso all’Inps. La maggioranza delle Casse private ha, dunque, sottoscritto il documento, mentre una manciata fra ingegneri, architetti e medici (iscritti ad Inarcassa e all’Enpam) hanno visto partire la liquidazione del trattamento pensionistico alcuni giorni dopo l’intesa raggiunta fra l’Inps e l’Adepp (l’Associazione degli Enti), che hanno accantonato (con una precisa scadenza) la controversia sull’attribuzione delle spese amministrative delle pratiche: è stato, infatti, stabilito che la questione sarà sciolta dopo un monitoraggio della durata di 90 giorni sull’andamento delle domande (che viaggiano su una piattaforma informatica predisposta dall’organismo guidato da Tito Boeri) da un tavolo tecnico, che include esponenti designati dalle parti e rappresentanti dei ministeri vigilanti del welfare e dell’economia (si veda anche ItaliaOggi del 29 marzo 2018). Nei prossimi giorni sono attese le firme della convenzione dell’Enpab (biologi) e dell’Epap (chimici, geologi, attuari e dottori agronomi e forestali); nessuna sottoscrizione, poi, dalla Cassa del Notariato, che non ha ricevuto richieste di pensione in cumulo. E, ancora, neppure dalla Cnpadc (dottori commercialisti) che ha, però, fatto sapere che «è necessario formalizzare con l’Inps gli aspetti gestionali» per rendere pienamente operativo il nuovo istituto.

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