I profondi cambiamenti del mercato del lavoro e l’avvento dell’intelligenza artificiale sono stati al centro del dibattito svoltosi nel corso del webinar “Italia e lavoro: sfide e opportunità nell’epoca del cambiamento” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, che ha visto protagonisti Andrea Mascaretti, deputato di Fratelli d’Italia nelle Commissioni Lavoro e Bilancio a Montecitorio; Mauro Del Barba (Italia Viva), segretario della Commissione Finanze alla Camera dei Deputati; Rosaria Tassinari, parlamentare di Forza Italia in Commissione Lavoro alla Camera e Valentina Barzotti, deputata del Movimento 5 Stelle in Commissione Lavoro a Montecitorio.
Il punto di vista dei professionisti è stato espresso da Mario Chiappuella, commercialista e revisore legale dell’Odcec Massa Carrara: “Dal 2020 a oggi stiamo assistendo a cambiamenti frenetici e continui sia nel mondo dell’economia che in quello del lavoro. Ci troviamo ad assistere all’aumento vertiginoso dei ritmi produttivi, sempre più veloci e sempre più impattanti sulla qualità del lavoro e sulle richieste dei mercati di riferimento. In questo quadro, bisogna porre estrema attenzione sull’avvento dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro. Bisogna mantenerne il controllo e dettarne le priorità e le strategie. Le innovazioni tecnologiche devono essere al servizio di uomini e donne, non in loro sostituzione”.
Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto nazionale esperti contabili: “Nella storia sono state già affrontate rivoluzioni importanti nel campo del lavoro e della produzione. Il problema che affrontiamo oggi è legato all’innovazione tecnologica e la nostra riflessione deve partire da un dato diffuso dal World Economic Forum, che ha affermato ‘l’intelligenza artificiale e le sue applicazioni sostituiranno 85milioni di posti di lavoro’. Occorre quindi adeguarsi all’innovazione tecnologica e non farsela passare addosso con misure che parlano solo di flessibilità. Bisogna programmare attentamente il nuovo approccio al mercato del lavoro attivando percorsi di formazione in grado di trasmettere competenze trasversali, che oltre ad integrare il background siano in grado di far acquisire nuovi strumenti necessari per assorbire l’impatto dell’intelligenza artificiale. Solo così si potrà creare un profilo ideale del lavoratore che deve, dico io, sopravvivere al mondo del lavoro integrandosi nei nuovi modelli. La risposta quindi non è flessibilità ma adeguare la preparazione dei lavoratori a un mondo che cambia”.